Covid. Conte firma il nuovo Dpcm: Italia divisa in zone gialle e rosse, la Calabria a rischio “serrata”
Il premier Giuseppe Conte firma durante la notte il nuovo Dpcm per contrastare l’emergenza Covid e al termine di una lunga giornata di confronti tra Governo e Regioni.
L’Italia sarà quindi “analizzata” a “zone” - verde, gialla o rossa - in base alla “gravità” della situazione e con misure adeguate a ogni rispettivo “livello di rischio” del contagio, una sorta di “punteggio” che sarà assegnato tenendo conto di 21 parametri che sono elencati puntualmente nel testo del documento.
Una soluzione che vede anche la nostra Calabria tra quelle per cui si prospetta lo spettro di un altro lockdown; le altre, come è noto, sono la Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta.
Tra quelle a valenza nazionale spicca il cosiddetto “coprifuoco” generalizzato, a partire dalle 10 della sera, con la limitazione della circolazione delle persone.
Torna quindi l’autocertificazione che dovrà accompagnare chiunque esca di casa dopo le 22, a condizione che possa dimostrare che lo spostamento sia dovuto a motivi di lavoro, di necessità o di salute.
Altro elemento sostanziale del Dpcm è quello della scuola dove si applica la didattica a distanza al 100% per le scuole superiori, fatte eccezione per le attività di laboratori in presenza. Resta la didattica in presenza, invece, nelle scuole elementari e medie e per i servizi all’infanzia ma qui è previsto l’uso obbligatorio delle mascherine (ne sono esclusi i bambini di età inferiore ai 6 anni).
Quanto ai trasposti, rivisto il coefficiente di riempimento: bus locali, treni regionali, ecc. potranno trasportare non più del 50 per cento degli utenti.
Sospese, poi, le prove preselettive e scritte di concorsi pubblici e privati e per l’abilitazione all’esercizio delle professioni a meno che le valutazioni dei candidati non sia effettuata esclusivamente su basi curriculari o in modalità telematica.
Infine, per la attività commerciali è prevista la chiusura nelle giornate festive e prefestive delle medie e grandi strutture di vendita, escluse farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole; bar e ristoranti (con la possibilità di restare aperti per il pranzo della domenica), chiusi dalle ore 18; serrata anche per corner scommesse e giochi in bar e tabaccherie; porte sbarrate infine per musei e mostre.
Il dpcm affida al Ministro della Salute, Roberto Speranza, la responsabilità di stabilire altre misure di contenimento nelle aree dove il contagio sia più alto e le strutture sanitarie siano in sofferenza, sulla base di un documento scientifico condiviso con la Conferenza delle Regioni.
IL LIVELLO ARANCIONE
Vediamo a cosa andranno incontro le regioni che saranno classificate tra i due livelli di rischio arancione e rosso. Nel primo caso, denominato “livello 3”, ovvero quello intermedio, sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione (escluso che per comprovate esigenze di lavoro, di salute e di urgenza).
Sì a spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita, e sarà consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza;
Sarà vietato anche ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune
Sospese le attività dei servizi di ristorazione (ta le quali i bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.
IL LIVELLO ROSSO
Nel “livello 4”, ovvero quello più grave, classificato come “rosso” i provvedimenti saranno valutati ogni settimana e avranno una durata minima di 15 giorni.
Tra le misure, vietato qualsiasi spostamento in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso (a meno ci condizioni di necessità e urgenza).
Saranno poi chiusi i negozi al dettaglio, esclusi alimentari, farmacie, edicole; ed i mercati di generi non alimentari.
Per bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie sarà consentita solo la ristorazione con consegna a domicilio e fino alle 22 la quella da asporto.
Blocco anche per le attività sportive, anche di quelle nei centri sportivi all’aperto ma sarà è consentito svolgere individualmente l’attività motoria (ad esempio passeggiate) nei pressi della propria abitazione, con l’obbligo della mascherina e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Consentito anche lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto ed in forma individuale
Quanto alle scuole, la didattica in presenza avverrà solo per la scuola dell’infanzia, quella elementare e per la prima media.