Covid. Governo: tutta Italia “zona rossa”. Da Nord a Sud stop a scuole, eventi e pure al calcio

Calabria Cronaca
Giuseppe Conte

Non c’è tempo” per contrastare la veloce espansione del coronavirus e purtroppo si è tutti chiamati a rinunciare a qualcosa per tutelare la salute” e di tutti.

Parole severe quelle pronunciate dal premier Giuseppe Conte nell’annunciata conferenza stampa terminata pochi minuti fa e durante la quale ha ufficializzato la decisione del governo (QUI) di estendere a partire da domani, e fino al prossimo 3 di aprile, a tutta Italia, le misure già adottate domenica scorsa per la Lombardia e le altre 14 provincepiegate” dall’emergenza Covid (QUI).

Misure che, vale ricordarlo, vanno ad esempio dal divieto di spostamento da un comune all’altro se non per comprovati motivi di lavoro o gravi esigenze familiari o sanitarie; alla interruzione delle attività scolastiche e universitarie; alle regole per le attività commerciali come bar, ristoranti e luoghi di ritrovo, contingentati per evitare eventuali assembramenti e con l’obbligo di chiusura entro le 18.

Nemmeno i luoghi di culto sono stati risparmiati dal provvedimento con il divieto di celebrazioni, compresi matrimoni, funerali, e le messe (QUI).

Finanche lo sport non resta immune: il premier ha difatti annunciato la sospensione del campionato di calcio, assicurando di aver già adottato un intervento anche su questo.

Una scelta sofferta, ha fatto intendere il presidente del Consiglio, rassicurando di averla discussa preventivamente anche con tutti i presidenti delle Regioni, trovati d’accordo sul provvedimento, e anche con il Capo dello Stato, Sergio Mattarella.

I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante dei contagi (oltre 9100 ad oggi, ndr), delle persone ricoverate in terapia intensiva e subintensiva e ahimè anche delle persone decedute” ha affermato Conte in conferenza, invitando gli italiani, ed ancora, a voler modificare le proprie abitudini:“Vanno cambiate ora” ha sbottato il premier sostenendo di aver deciso di adottare subito delle misure “ancora più stringenti, più forti” in un provvedimento che lo stesso primo ministro ha voluto sintetizzare nello slogan “io resto a casa”. In parole povere, non più una specifica e delimitata “zona rossa nel nostro paese ma tutta l’Italia come zona protetta”, ha concluso Conte.