Cimitero degli orrori a Tropea, concessi i domiciliari a due indagati

Vibo Valentia Cronaca

Vanno ai domiciliari il dipendente comunale di Tropea di 62 anni e al figlio 38enne, indagati nell’inchiesta che lo scorso 8 febbraio ha svelato un presunto sistema per lucrare sulla carenza dei posti nel cimitero di Tropea.

I due sono infatti accusati di aver profanato le tombe e distrutto i cadaveri, a volte non ancora decomposti per conseguire profitti illeciti. (QUI)

Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Marina Russo, a seguito delle dichiarazioni “parzialmente confessorie” rese durante l’interrogatorio di garanzia del 68enne e dall’atteggiamento collaborativo del 38enne, ha deciso di concedere appunto la misura meno afflittiva dei domiciliari.

Ed è stato proprio il 38enne a chiedere di essere interrogato dagli inquirenti, così da contribuire “a delineare le dinamiche illecite acclarate perpetrarsi all’interno del cimitero di Tropea”.