Orrori al cimitero di Tropea: 53enne indagato torna in libertà
Torna libero il 53enne di Tropea Roberto Contartese, rimasto coinvolto nell’inchiesta che ha portato allo scoperto una serie di atrocità che sarebbero avvenute nel campo santo del comune vibonese (QUI). Insieme a lui sono stati coinvolti nell’indagine della Guardia di Finanza anche Francesco Trecate, 52 anni e il figlio Salvatore, 38 anni.
I reati contestati ai tre sono di associazione a delinquere finalizzata a una serie di violazioni di sepolcro e soppressione di cadavere.
Contartese si trovava agli arresti domiciliari e il gip del Tribunale di Vibo, Francesca Del Vecchio, accogliendo l’istanza della difesa e con il parere favorevole del pm, ha sostituito la misura cautelare in atto con l’obbligo di dimora nel comune di residenza, con l’obbligo di non allontanarsi dalla propria abitazione dalle 20 alle 7 del mattino. Il 53enne potrà comunque recarsi a lavorare nel comune di Parghelia.