Orrori al cimitero di Tropea. La Procura chiude le indagini: restano tre gli indagati
Restano tre gli indagati nell’inchiesta sul cimitero degli orrori a Tropea. La Procura di Vibo Valentia ha infatti notificato un avviso di conclusione indagini per Francesco Trecate, di 62 anni, custode dello stesso cimitero; il figlio Salvatore Trecate, di 38 anni; e Roberto Contartese, di 53 anni.
Lo scorso 8 febbraio i tre erano stati arrestati con l’accusa di aver profanato le tombe e di aver distrutto i cadaveri, a volte non ancora decomposti, per conseguire profitti illeciti. (QUI)
Nel provvedimento dal procuratore Camillo Falvo e dal sostituto procuratore Concettina Iannazzo viene specificato che i tutti risultano indagati in quanto “costituivano un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di violazioni di sepolcro e soppressione di cadavere“.
In particolare, il custode, Francesco Trecate, avrebbe avuto il ruolo di “promotore”: per l'accusa rappresenta infatti “il principale organizzatore delle singole operazioni, curando tutte le fasi dell’attività criminosa, occupandosi dell’organizzazione e della supervisione delle attività illecite del gruppo di cui costituisce un punto di riferimento quanto a decisione da assumere e direttive da impartire”.
Sempre secondo la Procura sono “26 le tombe violate”, di queste 16 sono appartenenti a persone non identificate.