Cimitero degli orrori a Tropea, tornano in libertà due indagati
Sono stati rinviati a giudizio pochi giorni fa (LEGGI) i tre indagati nell’indagine sull'ormai tristemente noto come il cimitero degli orrori di Tropea, ma fino alla prossima udienza – in programma per il prossimo 7 ottobre – due di loro potranno tornare in libertà.
Si tratta del sessantaduenne Francesco Trecate e di suo figlio Salvatore, trentottenne, precedentemente posti agli arresti domiciliari.
Il gup del tribunale di Vibo Valentia, Francesca Del Vecchio, ha disposto la reimmissione in libertà prevedendo però l’obbligo di dimora ed il divieto di allontanamento dal comune di residenza, assieme al divieto di uscita nottura dalle 20:00 alle 7:00.
Secondo l’accusa, i due – assieme al terzo indagato, il cinquantatreenne Roberto Contartese – avrebbero deliberatamente profanato varie tombe e distrutto diversi cadaveri, al fine di lucrare sulla carenza di loculi cimiteriali.