Processo “Miramare”: chiesta per Falcomatà una condanna a un anno e 10 mesi
Una condanna ad 1 anno e 10 mesi di reclusione è stata invocata per il sindaco Giuseppe Falcomatà dai pm della Procura di Reggio Calabria nell’ambito del processo scaturito dall’inchiesta “Miraramare”.
L’accusa per il primo cittadino è quella di abuso di ufficio e falso ideologico per l’assegnazione del noto Hotel Miramare che sarebbe avvenuta senza il ricorso alle procedure ad evidenza pubblica e quindi in modo “illegittimo”.
Nell’aula bunker di Viale Calabria, davanti alla Corte presieduta dal giudice Fabio Lauria, è stata pronunciata la requisitoria dei pubblici ministeri Walter Ignazitto e Nicola De Caria anche per alcuni dei componenti del primo esecutivo di Falcomatà, tra cui l’attuale vicensindaco metropolitano, Armando Neri, nonché gli assessori Saverio Anghelone, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti.
Per Neri e gli altri è stata richiesta una condanna ad 1 anno e 8 mesi, a testa, mentre per tutti sono state riconosciute le attenuanti generiche e pena commisurata sul reato più grave di falso ideologico