Caso Miramare, chiesti 10 anni di reclusione per ex assessore di Reggio
Sono dieci i mesi di reclusione chiesti per l’ex assessore di Reggio Calabria, Angela Marcianò, nel processo che la vede indagata per il caso Miramare e in cui è imputato anche il sindaco, Giuseppe Falcomatà, e la sua Giunta.
La Procura contesta a vario titolo i reati di abuso d’ufficio e falsità materiale e ideologica commesse da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Il riferimento è ad una delibera con cui, nel 2015, fu ammessa la proposta di una onlus per l'utilizzo del piano terra del palazzo “Miramare”, albergo di proprietà del Comune che, sempre secondo gli inquirenti, era già stato di fatto affidato a Zagarella con la consegna delle chiavi.
Oltre al sindaco Falcomatà, al segretario generale Giovanna Acquaviva e all’allora dirigente Maria Luisa Ada Spanò, sono coinvolti gli attuali ed ex assessori comunali Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Maria Nardi, Giuseppe Marino, Angela Marcianò, Giovanni Muraca, Agata Quattrone e Antonino Zimbalatti, nonché il presidente dell'associazione “Il Sottoscala”, Paolo Zagarella.
Il primo cittadino della città dello Stretto, secondo la Procura, avrebbe omesso di astenersi in presenza di un interesse proprio ed anzi, attraverso la delibera, avrebbe agevolato un soggetto ritenuto a lui legato da un rapporto di pluriennale amicizia, ricambiando l’analogo favore ricevuto dallo stesso Zagarella che in occasione delle precedenti elezioni amministrative gli avrebbe concesso in uso gratuito un proprio immobile da destinare a sede della segreteria politica.