Processo “Falsa Politica”, assolto l’ex consigliere regionale Cherubino
Tre assoluzioni ed un non luogo a procedere: queste le decisioni della Corte d’Appello di Reggio Calabria che si è espressa in merito al lungo processo nato a seguito dell'operazione Falsa Politica (QUI), inchiesta che nel 2012 portò all'arresto di diverse persone ritenute vicine alla cosca Commisso di Siderno.
Tra i principali indagati spiccava Cosimo Cherubino, ex consigliere regionale in quota Nuovo Psi, che secondo l'accusa non solo sarebbe stato appoggiato dalla ‘ndrangheta nel corso delle elezioni del 2010, ma ne avrebbe addirittura fatto parte.
Per i Pm la cosca aveva il pieno controllo dell'amministrazione comunale di Siderno, ed i politici che volevano candidarsi avrebbero dovuto prima chiedere il permesso al boss Giuseppe Commisso, noto come “il mastro”. Per tali motivi era stato ipotizzato il reato di associazione mafiosa.
“Mi sono sempre difeso avendo fede in Dio, credendo nella giustizia, soprattutto nella mia innocenza, seguendo il processo e introducendo costantemente nuove prove, a chiarimento della mia posizione” ha commentato a caldo Cherubino.
“L’assoluzione – ha poi aggiunto - è il frutto di una difesa maturata negli anni, durante i quali si sono sempre più approfonditi i temi della difesa. L'unica certezza che in questo momento mi sento di dichiarare è che non mi candiderò mai più in nessuna competizione elettorale”.
Cherubino venne arrestato nel 2012 (QUI), trascorrendo quattro anni in carcere. In primo grado era stato condannato a 12 anni di reclusione.
Assieme a lui sono stati assolti Domenico Commisso e Rocco Tavernese, mentre è stato disposto il non luogo a procedere per Damiano Rocco Tavernese (che è deceduto).