Operazione “Falsa politica”, indagato il sindaco di Siderno
Il sindaco di Siderno, Riccardo Ritorto (Pdl), ha ricevuto un avviso di garanzia nell'ambito dell'operazione "Falsa Politica", che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di 15 persone, tra cui l'ex consigliere regionale Cosimo Cherubino, un consigliere comunale in carica, un ex consigliere provinciale ed un ex consigliere comunale, per presunti rapporti con la 'ndrangheta. A rendere noto di aver ricevuto l'avviso di garanzia, recapitatogli stamane al Comune, è stato lo stesso Ritorto.
"Ribadisco - afferma - la mia totale assoluta estraneità a fatti che sono al di là di ogni mia immaginazione. Mi scopro in mezzo ad una vicenda giudiziaria incredibile e sconvolgente e che mi colpisce nella cosa alla quale tengo di più nella vita, cioè l'onestà personale e di pubblico amministratore. Sono sereno - prosegue - perché so in coscienza di non aver assolutamente commesso nulla, ma la mia principale preoccupazione e' per la mia famiglia, per i colleghi della Giunta e del Consiglio, per i dipendenti comunali e per i cittadini del Comune di Siderno ai quali dico con forza che il loro sindaco non ha mai avuto a che fare con certi ambienti e meno che mai ha tratto qualunque tipo di profitto personale, per se o per altri. Mi riservo - conclude - successivamente all'incontro di domani con sua Eccellenza , il Prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli, di comunicare le mie decisioni politiche"
h. 17:19| Sarebbe di concorso esterno in associazione mafioso l'accusa che viene mossa al sindaco di Siderno, Riccardo Ritorto, destinatario stamane di un avviso di garanzia. Dalle carte dell'indagine "Falsa politica" emerge come a Siderno, per poter tentare la scalata in politica, bisognava avere la "benedizione" del boss Giuseppe Commisso, capo indiscusso dell'omonima cosca della 'ndrangheta. "U mastru", cosi' come veniva chiamato, infatti, dispensava consigli e ricordava le regole. Regole che, secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia reggina, nessuno poteva permettersi il lusso di infrangere. Riccardo Ritorto, non figura attualmente tra i soggetti che scesero direttamente nella famigerata lavanderia Ape Green per discutere di eventuali accordi politici con il "mastro" in vista delle elezioni amministrative del 2011. Dalle carte processuali , il suo nome, emergerebbe in alcune conversazioni intercettate dalle miscospie piazzate dagli inquirenti proprio all'interno della lavanderia che ha scoperchiato il calderone del "malaffare", facendo emergere il ruolo predominante della famiglia Commisso, nell'ambito del locale di Siderno. Il sindaco Ritorto con una nota ha voluto ribadire la sua totale assoluta estraneita' ai fatti che gli vengono contestati, riservandosi di comunicare le sue decisioni politiche successivamente all'incontro di domani con il prefetto di Reggio Calabria, Vittorio Piscitelli.