“aMalavita”: come nasce il fenomeno mafioso, a Falerna il libro di Antonio Cannone
Sarà presentato domani, giovedì 30 giugno alle 19.30, in piazza Marconi a Falerna centro, il libro “aMalavita” (Città del Sole Edizioni pp 352) del giornalista e scrittore lametino, Antonio Cannone. L’iniziativa è promossa dal Circolo culturale “Lo Scarabeo”.
Oltre all'autore interverranno il giornalista Ugo Floro e l'avvocato Luigi Muraca. Il libro, che sta riscuotendo numerosi consensi, è la storia di un’infanzia in Calabria, al Sud del Sud, vista attraverso gli occhi di Totò che vive - tra ribellione interiore e spensieratezza - gli anni della prima infatuazione; delle prime amicizie e dei giochi di quartiere. Passando dalle esperienze di gruppo e attraversando storie di emarginazione e delinquenza, povertà e consapevolezza di una realtà difficile segnata da profonde ingiustizie ed eventi dolorosi e spregevoli.
Un romanzo di formazione dove il protagonista tramite dubbi, angosce e paure, restituisce uno spaccato di vita di un passato che finisce per prendere la forma del presente con implicazioni nel tessuto sociale, esercitate da una ‘ndrangheta più che mai padrona delle sorti del territorio.
Un confine fragilissimo tra legalità e illegalità in uno stato perenne di ambiguità, compromessi e corruzione fin dall'età giovanile dei protagonisti.
Un libro per comprendere come nasce il fenomeno mafioso di quell'aggregazione criminale che oggi è diventata una delle più potenti al mondo.
Di come la ‘ndrangheta entra nelle amministrazioni e nelle imprese aiutata da certa “classe dirigente” che governa interi territori del Sud.
Favorita dal perenne disagio sociale che si traduce in un percorso tortuoso di sopravvivenza, tra violenze fisiche e psicologiche. Ma anche un romanzo per sperare di poter liberare quelle terre in mano all’anti Stato cambiando il sistema e affidando ai giovani il riscatto e la rinascita.