Processo Rimpiazzo, notificate 12 misure cautelari: in 5 finiscono in carcere
Associazione a delinquere di stampo mafioso ed associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti aggravata dal metodo mafioso.
Queste le accuse che hanno portato alla condanna in primo grado di 12 imputati coinvolti nel processo Rimpiazzo (QUI), nato dall'omonima operazione contro la locale di Piscopio operante anche in diverse località del vibonese come Longobardi, Bivona, Vibo Marina e Porto Salvo.
Lo scorso 13 luglio il Tribunale del capoluogo napitino, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha depositato le motivazioni della sentenza di primo grado contenenti le misure cautelari, e questa mattina gli agenti della Polizia di Stato hanno notificato e dato esecuzione ai rispettivi provvedimenti.
In cinque finiscono in carcere, condannati per associazione a delinque di stampo mafiosa. I restanti sette imputati invece, condannati per associazione dedita al traffico di stupefacenti aggravata dal metodo mafioso, saranno soggetti all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.