Naufragio di Cutro, l’Europa “assolve” Frontex: ha segnalato l’emergenza
Nuovo capitolo nella drammatica vicenda del naufragio di Cutro: nella serata di ieri l'Ombudsman - organo europeo di mediazione che vigila per una buona amministrazione ed esamina del denunce nei casi controversi riguardanti istituzioni ed organi dell'unione - ha presentato un dettagliato rapporto (QUI) con le proprie conclusioni riguardo al ruolo di Frontex in diversi naufragi avvenuti nel Mediterraneo, in particolare quello di Cutro e quello di Pylos, in Grecia.
Il documento è stato illustrato dalla direttrice delle indagini, Rosita Hickey, che sempre ieri ha svolto un'apposita audizione nella quale ha annunciato di aver "rivolto due serie di domande a Frontex e al suo personale a Varsavia". L'obiettivo infatti, come avallato anche dalla mediatrice europea Emily O'Reilly, è quello di accertare l'assenza di responsabilità (dirette o indirette) di violazioni sui diritti fondamentali alle frontiere marittime, che si baserebbe su di una dipendenza "eccessiva" di Frontex dalle guardie costiere dei paesi membri.
Sembre Hickey infatti mette nero su bianco che "nonostante il suo titolo, Frontex non ha vere capacità di guardia di frontiera" e dunque non può intervenire direttamente in casi come questi perché "le regole attuali non consentono di adempiere pienamente ai suoi obblighi". Al contempo però, l'organizzazione "è consapevole di violazioni dei diritti fondamentali da parte di uno Stato membro", e perciò dovrebbe valutare "un'eventuale sospensione e interruzione delle attività in quello specifico Stato".
Viene poi ricordato come non esistano delle linee guida per i segnali di emergenza, e che questi vengono gestiti in autonomia dagli operatori. Viene comunque sottolineato come, pur non esistendo "un unico meccanismo europeo", le comunicazioni di emergenza vengono svolte efficientemente e segnalate per tempo, permettendo così alle forze dei singoli Stati di intervenire secondo le loro procedure.
Adesso Frontex dovrà rispondere alle domande poste dall'Ombudsman, ed avrà tempo fino alla fine di giugno per presentare una dettagliata replica. Al contempo, viene espressamente richiesto di valutare "modifiche alla legislazione che definisce il mandato di Frontex" in modo da "contribuire a risolvere il problema" della ricerca e del salvataggio in mare a livello Europeo.