Strage di migranti: la conta dei morti continua a salire, tra i dispersi diversi bambini
I numeri di chi è sul posto sono impietosi: ottanta i sopravvissuti, cinquantanove (per ora) i corpi rinvenuti sulla spiaggia e in acqua. Ben oltre le 120 persone che secondo fonti della Guardia Costiera sarebbero state a bordo del barcone, un tipo di caicco in legno, andato letteralmente in mille pezzi al largo della costa crotonese, a Steccato di Cutro (QUI).
I soccorritori sul posto - decine di uomini della Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, 118, volontari della Croce Rossa e della Protezione civile - stanno sfidando un tempaccio: freddo, vento forte, mare agitatissimo che intanto ha restituito i cadaveri di altrettante decine di povere anime.
Gli stessi soccorritori abbassano lo sguardo e con voce rassegnata non nascondono che, alla fine, il conto delle vittime sia destinato inesorabilmente a salire e anche di molto, anche superando il centinaio.
Le informazioni, purtroppo, sono ancora sommarie tra chi sostiene che sul natante fossero poco più di 120 i migranti in viaggio, altri, gli stessi stranieri che, sebbene ancora sotto shock, sostengono finanche che fossero oltre 250. Il tempo, e il mare, probabilmente daranno una risposta, sebbene difficilmente precisa o definitiva.
Intanto c’è una tragica certezza, quella che tra le vittime vi siano anche dei bambini: non è ancora ufficiale il numero ma si è appreso che sull’imbarcazione ne erano presenti molti che al momento mancano all’appello dei superstiti.
Finora ne sono stati trovati due di corpicini, uno di pochi mesi, l’altro di sette anni mentre un vigile del fuoco afferma di averne recuperato un altro paio.
Quanto all’incidente, e da quanto finora accertato dalla Guardia Costiera, l’allarme è stato lanciato alle 4:40 da un pescatore che ha visto l’imbarcazione divelta e i corpi dei migranti in mare.
Sul posto sono state subito inviate le motovedette partite dalle capitanerie di porto di Crotone e Roccella Jonica, e un elicottero del Corpo decollato da Catania.
Nonostante le condizioni meteo fossero particolarmente avverse i militari, nell’immediato, hanno recuperato due uomini in stato di ipotermia ed il corpo privo di vita un bambino.
I vigili del fuoco, anch’essi presenti, ne hanno invece recuperato un altro a Botricello, non molto distante dal luogo della tragedia; altri due, un uomo ed una donna, nello specchio d'acqua del comune di Belcastro, nel catanzarese.
Le ricerche stanno ora proseguendo con l’impiego di un team di sub della Guardia Costiera di Messina, oltre che con mezzi aeronavali delle altre Forze di Polizia che operano sotto il coordinamento della Guardia Costiera di Reggio Calabria.
I migranti superstiti - che lo ricordiamo sono iraniani, iracheni, afgani e siriani e partiti presumibilmente quattro giorni fa da Izmir, in Turchia - in maggior parte sono ancora sulla spiaggia di Steccato dove sono stati rifocillati e assicurati dal freddo con coperte termiche.
Sessanta verranno ospitati presso il Cara Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. Una ventina, la metà dei quali minorenni, invece, sono stati accompagnati al Pronto Soccorso dell’ospedale pitagorico. Le salme delle vittime saranno trasferite al PalaMilone, il palazzetto dello sport che sorge all'interno della città pitagorica.
Intanto si è messa in moto anche la macchina della solidarietà con in testa il sindaco di Isola Capo Rizzuto, Maria Grazia Vittimberga, che ha fatto sapere di aver messo a disposizione dei loculi del cimitero cittadino per le vittime del naufragio.
Un pensiero per queste povere anime è giunto poi da Papa Francesco che le ha ricordate stamane durante l’Angelus, in Piazza San Pietro: “prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti”, ha detto Bergoglio chiedendo che “La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle”.
Aggiornamento delle 16:20
prosegue l'attività di ricerca da parte dei Vigili del Fuoco, nonostante le difficili condizioni metereologiche con il mare particolarmente mosso. Impegnati sul luogo del naufragio i somozzatori ed i soccorritori acquatici, complessivamente 27 unità. Al momento è stato confermato il rinvenimento di 59 cadaveri, mentre sono 81 i superstiti.