Strage di migranti nel crotonese, fermato un altro presunto scafista. Continuano le ricerche
Con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina è stato fermato nella notte scorsa un altro presunto scafista che si ritiene fosse tra coloro che erano al timone dell’imbarcazione divelta in due al largo di località Steccato di Cutro, nel crotonese: una tragedia che è costata la vita a 62 stranieri tra cui 33 donne e 13 bambini (QUI).
Al momento in cui scriviamo è questo difatti il numero dei corpi ritrovati degli stranieri che erano a bordo del caicco, un dato tristemente aggiornato a stamani quando viene riferito il recupero di altri tre cadaveri.
Si tratta di un uomo, ritrovato sulla spiaggia di Steccato ad alcune centinaia di metri dal luogo del disastro; un altro è stato invece recuperato in mare da una motovedetta a circa 400 metri dalla riva; il terzo, infine, è stato intercettato a 3,5 miglia marine dal luogo dell’incidente, a Le Castella.
Durante la notte le ricerche sono proseguite, nonostante il buio, con due motovedette della Guardia costiera ed il supporto dei Vigili del fuoco, ma non vi sono stati ulteriori ritrovamenti di vittime fino questa mattina: secondo i soccorritori i morti potrebbero superare anche il centinaio.
Quanto al fermo dello straniero, questo si aggiunge a quello di un cittadino turco avvenuto ieri: gli inquirenti sospettano che gli scafisti siano almeno quattro. Le indagini interessano infatti anche altri due uomini che avrebbero avuto un ruolo nella traversata, si tratta di turchi e pakistani.
Intanto la Procura di Crotone già da ieri ha aperto un’inchiesta sull’accaduto con le ipotesi di reato di omicidio e disastro colposi e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.