Studente ucciso a Catanzaro, sentiti oggi gli imputati
E' stata dedicata all'esame degli imputati l'udienza di oggi nel processo a carico di Cosimo Berlingieri e Gianluca Passalacqua, catanzaresi di etnia rom, di 44 e 23 anni, imputati per l'omicidio pluriaggravato del giovane universitario catanzarese di 24 anni Citriniti, accoltellato a morte il 22 febbraio 2009 fuori dal Centro commerciale "Le Fornaci", a Catanzaro. In realta', pero', solo il secondo ha risposto alle domande che gli sono state rivolte nell'aula della Corte d'assise di Catanzaro, mentre Berlingieri si e' avvalso della facolta' di non rispondere. Lo stesso Passalacqua, poi, ha ritrattato praticamente tutte le dichiarazioni che aveva rilasciato in fase di indagini davanti al pubblico ministero Simona Rossi, che oggi e' stata dunque costretta a procedere nei suoi confronti ad una lunga serie di contestazioni, Il processo e' stato infine aggiornato all'8 settembre prossimo, per proseguire con le attivita' dibattimentali. In aula, a rappresentare i familiari del giovane accoltellato costituitisi parte civile, l'avvocato Francesco Gambardella, mentre i difensori degli imputati sono gli avvocati Salvatore Staiano, Gregorio Viscomi e Nicola Tavano. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti nel corso delle indagini sull'omicidio, Citriniti sarebbe stato ammazzato a seguito di un banale scherzo fatto con della schiuma spruzzata in faccia ad un minorenne rom, che avrebbe dato vita ad una lite iniziata dentro al centro commerciale, e ripresa all'esterno piu' tardi, dove il 24enne e' stato ucciso, sempre secondo le accuse, dopo essere stato bloccato da diverse persone che lo hanno aggredito. Tra queste persone, secondo la Procura, ci sarebbero stati Berlingieri e Passalacqua, rinviati a giudizio il 10 febbraio 2010. A poche ore dal delitto le indagini condussero i poliziotti della Squadra mobile proprio a casa di Cosimo Berlingieri, dove la moglie di quest'ultimo affido' loro il figlio minorenne, ammettendo subito che era stato coinvolto nello scontro avvenuto alle "Fornaci". Il ragazzo diciassettenne, che e' anche cognato di Passalacqua, e' gia' stato giudicato con rito abbreviato e condannato in primo grado a 14 anni e 15 giorni di galera, poi scontati a 10 anni dalla Corte d'appello - si attende ora il giudizio in Cassazione -. Il minorenne e Passalacqua finirono in manette subito dopo l'omicidio, mentre Cosimo Berlingieri fu raggiunto da un'ordinanza di custodia in carcere poco piu' di un mese dopo.