Giovane accoltellato a Catanzaro, il 21 luglio nuova udienza
Ultime battute nel processo a carico di Cosimo Berlingieri e Gianluca Passalacqua, catanzaresi di etnia rom, di 44 e 23 anni, imputati per l'omicidio pluriaggravato del giovane universitario catanzarese di 24 anni Citriniti, accoltellato a morte il 22 febbraio 2009 fuori dal Centro commerciale "Le Fornaci", a Catanzaro. Oggi, dopo l'audizione di uno degli ultimi testimoni, il giovane Saverio Riverso, il dibattimento e' stato rinviato al prossimo 21 luglio, quando saranno ascoltati gli ultimi testi e, non e' escluso che possano essere sentiti anche gli imputati. Poi la requisitoria del pubblico ministero Simona Rossi, e le discussioni dell'avvocato di parte civile Francesco Gambardella (che rappresenta i familiari del 24enne ucciso), dei difensori degli imputati, gli avvocati Salvatore Staiano, Gregorio Viscomi e Nicola Tavano, e la sentenza della Corte d'assise di Catanzaro. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti nel corso delle indagini sull'omicidio, Citriniti sarebbe stato ammazzato a seguito di un banale scherzo fatto con della schiuma spruzzata in faccia ad un minorenne rom, che avrebbe dato vita ad una lite iniziata dentro al centro commerciale, e ripresa all'esterno più tardi, dove il 24enne e' stato ucciso, sempre secondo le accuse, dopo essere stato bloccato da diverse persone che lo hanno aggredito.
Tra queste persone, secondo la Procura, ci sarebbero stati Berlingieri e Passalacqua, rinviati a giudizio il 10 febbraio 2010. A poche ore dal delitto le indagini condussero i poliziotti della Squadra mobile proprio a casa di Cosimo Berlingieri, dove la moglie di quest'ultimo affidò loro il figlio minorenne, ammettendo subito che era stato coinvolto nello scontro avvenuto alle "Fornaci". Il ragazzo diciassettenne, che e' anche cognato di Passalacqua, e' già stato giudicato con rito abbreviato e condannato in primo grado a 14 anni e 15 giorni di galera, poi scontati a 10 anni dalla Corte d'appello - si attende ora il giudizio in Cassazione -. Il minorenne e Passalacqua finirono in manette subito dopo l'omicidio, mentre Cosimo Berlingieri fu raggiunto da un'ordinanza di custodia in carcere poco più di un mese dopo.