Pacenza (Pdl) sul sit-in di protesta dei sindacati di Polizia a Crotone
“Pieno sostegno alle richieste avanzate dai segretari nazionali delle sigle sindacali di polizia che, quest’oggi, hanno lamentato a Crotone la carenza d’organico, di mezzi e di strutture davanti al difficile compito di governare l’ordine pubblico in uno dei centri profughi più grossi d’Europa”. Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza, interviene sul sit-in di protesta organizzato quest’oggi davanti alla Questura di Crotone dai sindacati di Polizia per mettere in luce i grossi rischi che gli agenti corrono quando accadono rivolte come quella consumatasi il primo agosto scorso dentro e fuori il centro di Sant’Anna. “Come è possibile pensare di gestire l’ordine pubblico in un campo che contiene mediamente 1.200 ospiti – si domanda l’onorevole Salvatore Pacenza – con soli 20 agenti preposti al controllo per ogni turno? E pensare che il rapporto dovrebbe invece essere di un agente per ogni 10 ospiti! Occorre subito che il governo investa mezzi, uomini e risorse in questo delicatissimo versante della Calabria, dove si tiene a bada una parte consistente del fenomeno dei migranti in Italia. Con questo voglio dire – entra più nello specifico l’onorevole Pacenza - che occorre un reparto mobile addestrato a contenere la folla in caso di rivolta; che c’è la necessità di allestire un presidio di Ps nelle immediatezze del Centro; che, ad esso, vada assegnato un funzionario di pubblica sicurezza; che intanto bisogna destinare un centinaio di uomini del personale della Polizia di Stato per il servizio; che questi debbano essere equipaggiati con la strumentazione in dotazione al Corpo per intervenire in caso di sommossa. Nel novembre 2010 – conclude l’onorevole Pacenza – ebbi già modo di segnalare la delicata situazione in cui versava il centro d’accoglienza di Crotone all’allora sottosegretario all’Interno con delega all’Immigrazione, Alfredo Mantovano, ma da allora poco o nulla è cambiato. Credo che i parlamentari calabresi debbano fare sinergia per portare all’attenzione del governo nazionale questa situazione esplosiva per l’ordine pubblico registrata in provincia di Crotone. Impegno, questo, ovviamente esteso anche ai parlamentari europei che, nello specifico, hanno maggiori capacità d’interpellanza sulla Comunità europea chiamata anch’essa a fronteggiare questa emergenza umanitaria praticamente lasciata in braccio all’Italia”.