Coisp: Cara Crotone al limite del collasso

Crotone Attualità

"Questo Governo continua a bluffare con la politica degli annunci, mentre c'è il rischio concreto per i pochi uomini rimasti a presidiare il Cara di Sant'Anna di Crotone". La denuncia è del segretario regionale del Coisp, il sindacato indipendente di polizia, Giuseppe Brugnano, che evidenzia come "da ieri gli uomini che erano stati mandati al centro dopo la protesta di questa estate, sono stati rimandati a casa". Lo scorso mese di agosto, infatti, alcuni immigrati presenti nel Cara misero in atto una violenta protesta che provoco' anche il ferimento di rappresentanti delle forze dell'ordine. Per potenziare le misure di sicurezza sul posto furono inviati altri quaranta uomini, venti agenti di polizia e venti carabinieri, che hanno prestato servizio per aumentare i controlli e per la sicurezza degli stessi operatori. Secondo il segretario regionale del Coisp, "la situazione del centro e' al limite, con 1.400 immigrati e pochi agenti a garantire il presidio. In caso di sommossa - ha spiegato Brugnano - le forze dell'ordine sarebbero facili bersagli, anche perche' oltre ad essere in pochi non hanno nemmeno un luogo che potrebbe tornare utile in emergenza" "In campagna elettorale questo Governo aveva sbandierato il suo impegno per la sicurezza - ha aggiunto Brugnano - ora invece continua a pugnalarci alle spalle e la situazione del Cara di Crotone e' diventata un'emergenza nazionale, lasciando il presidio del centro all'impegno eccellente di Questura ed Esercito, senza prendere atto che occorre potenziare il servizio in maniera definitiva".