“Natale De Grazia”: richieste ai Comuni per chiudere la vicenda del fiume Oliva

Cosenza Attualità

"1. Richiesta immediata agli Enti competenti delle operazioni di bonifica dell’area; 2. Richiesta valutazione costituzione parte civile nel processo che sarà eventualmente incardinato a seguito della chiusura dell’inchiesta che sta conducendo la Procura di Paola; 3. Attivazione per il controllo delle acque, dell’aria, dei prodotti agricoli e degli allevamenti ubicati nella vallata; 4. Richiesta intervento per sollecito alle Autorità Sanitarie regionali, provinciali e locali per la Costituzione del Registro Tumori Provincia di Cosenza. - Comunica una nota stampa del Comitato Civico "Natale De Grazia" -

Con queste quattro precise richieste il comitato De Grazia, in collaborazione con il comitato “Valle Oliva, Terre a perdere”, ha inviato nei giorni scorsi una lunga missiva - contenente in premessa una relazione sullo stato del fiume Oliva - ai sindaci di Amantea, Aiello Calabro, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello (e per conoscenza al presidente della Regione Calabria, all’Assessore regionale all’ambiente, al Presidente della Provincia di Cosenza e al Direttore sanitario dell’Asp di Cosenza) affinché ognuno per le proprie competenze faccia quanto necessario per avviare a definitiva soluzione la vicenda del fiume Oliva.

Ai comuni viene richiesto in particolar modo di sollecitare gli organi competenti di mettere in sicurezza l’area attraverso la bonifica dei siti contaminati da sostanze pericolose e nel contempo, attivarsi per il controllo della salubrità delle acque (anche con l’utilizzo dei piezometri già installati), dell’aria, dei prodotti agricoli e dell’allevamento ubicati nella vallata.

Il comitato ritiene inoltre che l’avvio di uno studio epidemiologico e l’istituzione del registro tumori sia necessario, aldilà della situazione dell’Oliva, per capire la reale situazione delle malattie tumorali del comprensorio di Amantea, per individuare le possibili cause ambientali e quindi porvi rimedio. E’ indispensabile poi, che i Comuni lesi dall’inquinamento del fiume Oliva, si costituiscano parte civile nel processo che si andrà molto probabilmente a celebrare, per tutelare gli interessi dei cittadini.

E’ stato poi sollecitato un incontro con i sindaci (con lettera protocollata il nove febbraio al comune di Amantea) per definire, insieme alle amministrazioni locali, azioni condivise da cittadini e amministratori, per accelerare la soluzione della vicenda dell’Oliva. Il Comitato ritiene che solo dopo aver messo la parola fine a questa vicenda lunga più di un ventennio, e quindi dopo aver ripristinato la salubrità dei luoghi ed aver avviato a soluzione il problema sanitario, si potranno investire utilmente delle risorse per rilanciare, attraverso adeguate azioni di marketing territoriale, l’economia dei comuni colpiti da queste vicende. - Conclude la nota - Fino a quando non verranno bonificati i siti contaminati ogni tentativo ipocrita di “rinfrancare” la popolazione e di “rimuovere” il problema, va condannato perché incurante della vita della gente e delle future generazioni."

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