Fondazione Campanella, evitiamo di distruggere le poche cose buone
"Con queste parole il Segretario generale della Uil Calabrese, Roberto Castagna, interviene sulla questione che interessa la Fondazione Campanella. - Comunica una nota stampa - Siamo in presenza di una struttura costituita da due soci fondatori Regione Calabria e Università di Catanzaro, per gestire il Centro Oncologico immaginato dal ministro Sirchia e conteso dalla regione Sicilia.
Una struttura di elevatissima qualità professionale e con una mission, quella relativa al delicato campo oncologico, che è fiore all’occhiello di una sanità in Calabria fortemente compromessa, nel tempo,da sprechi e da sperperi.
Tentare di ridimensionare una realtà del genere, magari solo per favorire qualche altra poco distante, è una operazione che può provocare solo danni alla collettività calabrese.
In questa intricata vicenda, il Presidente Scopelliti ha dato atto di grande senso di responsabilità e di grande sensibilità nei confronti di una struttura che ha respiro di carattere regionale, pertanto, una volta ogni tanto, bisogna smetterla di innescare processi di conflittualità sul piano locale.
La Calabria, ha bisogno di eccellenze e non puo’accettare che un settore così delicato e importante, per il bene dei calabresi, venga considerato merce di scambio o,peggio ancora,di discordia tra livelli competenti. - Continua - In questo centro, la componente ricerca è quella che lo rende specifico e diverso da una qualsiasi struttura ospedaliera.
La ricerca traslazionale (sperimentazione e diretta applicazione sui pazienti) permette infatti di sperimentare nuovi farmaci, nuove terapie, nuove modalità di approccio alla malattia grazie alla stretta correlazione e sinergia tra i ricercatori, che svolgono attività presso il centro, ed i maggiori istituti di ricerca oncologica mondiale.
Il ridimensionamento previsto per la Fondazioneva, pertanto, rivisto! Il polo oncologico non può essere elemento di divisione!
Al Presidente Scopelliti, l’invito, da parte del Segretario della UIL Calabrese, a non cedere ai soliti ricatti che si ripropongono su una struttura di eccellenza sia sul piano dei servizi che su quello della ricerca e della formazione.
Nel caso della Fondazione Campanella, va difesa, quindi, l’attività, le professionalità e la mission che sono cose irrinunciabili per il rilancio della sanità calabrese. - Conclude la nota - Mettere in crisi una struttura così importante equivarrebbe ad una azione di irresponsabilità ingiustificata e ingiustificabile."