Protesta a Paola contro la soppressione dl tribunale cittadino
"Un procuratore della Repubblica non ama parlare in termini di giusto o sbagliato rispetto all'operato del Governo, perché sta qui per applicarle, le leggi e non per criticarle. Ma chiaramente, diciamo che, dalla prospettiva della gente, ci si aspettava una tipologia d'impegno diverso, rispetto a questo territorio, proprio in relazione alle problematiche di cui è purtroppo fornito".
Sono le parole del procuratore di Paola, Bruno Giordano, che ha partecipato alla giornata di protesta organizzata da avvocati e dipendenti del tribunale della città tirrenica, che è a rischio chiusura a causa dei tagli previsti dal Governo. "La gente ha il diritto di protestare, nei termini in cui lo faccia civilmente", ha detto Giordano. "Il rischio, percepito da tutti, - spiega - è che si allontani la giustizia dal cittadino, con le conseguenze, in un territorio ad alta densità criminale, che sono facilmente intuibili. Se bisogna prendere la macchina per fare due ore di strada per arrivare alla sede giudiziaria più vicina, questa è una remora ulteriore nel rapporto tra il cittadino e la giustizia".
La manifestazione ha registrato la presenza di cittadini, avvocati e dipendenti del tribunale di Paola. Tanti i sindaci che hanno preso la parola e che hanno proposto azioni di protesta, anche eclatanti.