Tagli e soppressione tribunali: Oliverio invita alla mobilitazione
“La decisione del Governo-Monti di sopprimere ben quattro tribunali calabresi (Castrovillari, Paola, Rossano e Lamezia Terme), di cui tre solo in provincia di Cosenza, è assurda, paradossale e assolutamente non condivisibile. Per quanto ci riguarda continueremo a batterci a tutti i livelli perché il Governo e il Parlamento possano rivedere le scelte contenute nel decreto sulla base di una valutazione di dati oggettivi''.
È quanto afferma, in una nota, il Presidente della Provincia di Cosenza, on. Mario Oliverio.
“Più volte nel corso di queste settimane –ha aggiunto Oliverio- abbiamo detto e ripetuto che la situazione calabrese non poteva essere considerata alla stessa stregua dì altre regioni e realtà territoriali dove il fenomeno della criminalità organizzata è certamente meno soffocante e pervasivo. La vastità del territorio della nostra Provincia che è la più grande ed estesa della Calabria, la sua particolare conformazione orografica, la carenza di adeguate infrastrutture viarie, l’enorme distanza di molti centri periferici dal capoluogo, rendono tutto più complicato e difficile soprattutto se si considera che, per effetto del decreto-Monti, in provincia di Cosenza resterà in vita un solo presidio giudiziario, con la contestuale soppressione degli uffici del giudice di pace e delle sezioni staccate. Smantellare ben tre presidi di giustizia in una realtà come questa significa non solo indebolire notevolmente l’impegno, la lotta e il contrasto alla criminalità organizzata, ma veicolare un messaggio devastante soprattutto per quanti sono quotidianamente impegnati in prima linea nella lotta alle organizzazioni criminali e ad affermare la legalità come presupposto per ogni ipotesi realistica di crescita democratica, economica e civile della nostra terra”.
“Ancor più grave –ha proseguito il presidente della Provincia di Cosenza- è, altresì, il taglio ai bilanci degli enti locali e in particolare a quelli delle Province. Con questa manovra si mandano in dissesto gli enti e quando gli enti sono al dissesto le riforme non servono a nulla.
La spending review sulle Province avrà, infatti, effetti devastanti che impediranno di portare a termine gli impegni assunti nei bilanci. Si creeranno condizioni per le quali amministrare sarà impresa assai difficile. Sulle Province si interviene con un taglio di circa il 14% nel 2012 che arriva al 30% nel 2013, che si aggiunge a quelli già subiti a seguito delle manovre del Governo Berlusconi. In conseguenza di quelle manovre, infatti, la Provincia di Cosenza ha subito un taglio di 12 milioni di euro nel 2011 e di 18 milioni di euro nel 2012. E’ chiaro che questi provvedimenti in realtà del Mezzogiorno come le nostre avranno implicazioni devastanti per la nostra già fragile economia, per le condizioni delle famiglie e per l’intero sistema delle imprese. Il Parlamento, quindi, dovrà intervenire perché si taglino le spese inutili e gli sprechi, evitando i tagli lineari che si traducono solo in soppressione di servizi ed impossibilità a garantire l’esercizio delle funzioni necessarie alle comunità”.
“Per martedì 10 –ha concluso il Presidente della Provincia di Cosenza- abbiamo già deciso di convocare una seduta straordinaria del Consiglio Provinciale a cui inviteremo i rappresentanti istituzionali, i sindaci, gli amministratori locali e i rappresentanti delle forze produttive e sociali della nostra provincia per assumere, insieme a loro, iniziative forti e decise, finalizzate a cancellare decisioni che non possono essere assolutamente accettate e condivise”.