Personale del tribunale di Rossano s’incatena per protesta
“Adesso chiudeteci tutto e tutti.” Questo, lo slogan dei lavoratori degli uffici giudiziari del Tribunale di Rossano che, stamani, hanno messo in atto una manifestazione di protesta, con presidio dinanzi al Palazzo di Giustizia nel centro storico bizantino, con l’interruzione dei servizi. Molti di loro, poi, parteciperanno domani (giovedì 19 luglio 2012) alla manifestazione nazionale a Roma contro la chiusura di diversi collegi giudicanti presenti su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nella Regione Calabria. In lista, infatti, vi sono i tribunali di Castrovillari, Lamezia Terme, Paola e Rossano.
Una scelta, quella del Governo centrale, non condivisa dai lavoratori e dagli avvocati, oltre dai politici e dai cittadini del territorio, in cui si rischia di non garantire la sicurezza e la legalità in una Regione dove si registrano, purtroppo, dati allarmanti per quanto riguarda la criminalità organizzata. L’iniziativa, promossa dalla CIGL territoriale, è stata capeggiata dal sindacalista Antonio Schiavelli, il quale ha manifestato il suo totale dissenso per quanto riguarda la soppressione del presidio di giustizia rossanese. La protesta, come detto, si sposterà, domani mattina, nel capoluogo romano per dire NO alla soppressione dei Palazzi di Giustizia calabresi. Tutti, infine, si augurano che vi sia, ovviamente, un ripensamento da parte del Governo centrale, valutando attentamente i dati presentati al Ministero di Grazia e Giustizia, affinché possa essere scongiurata la chiusura dei quattro tribunali operanti, da diversi anni, in una terra difficile quale la Calabria.