Tardiva presa di posizione di alcuni parlamentari calabresi sui “tagli” della spending review
I parlamentari calabresi rispetto alla spending review, per la parte che riguarda la riduzione delle province e dei tribunali, si sono comportati come una squadra di "dilettanti alla sbaraglio". Alcuni di loro, oltretutto, si stanno lasciando andare in dichiarazioni di disapprovazione o di condanna per simulare una tardiva difesa di alcune istituzioni in via di soppressione, sperando forse che i cittadini non ricordino che essi stessi fanno parte di quella larga maggioranza che sostiene il Governo Monti. - E' quanto scrive in una nota Franco Romeo, coordinatore provinciale Fli-Rc - Le istanze che oggi manifestano,difatti, avrebbero dovuto portarle in seno ai propri partiti, attraverso cui, se valide, avrebbero potuto raggiungere l'Esecutivo ,inducendolo eventualmente a modificare preventivamente le decisioni prima dell’emanazione del decreto in oggetto.
Lamentarsi oggi ha il significato di voler declinare le proprie responsabilità su "altri", nel tentativo di fuorviare l'opinione pubblica, indignata per le presunte penalizzazioni.
Se non hanno svolto, a tempo dovuto, alcuna valida azione per evitare i tagli delle province e dei tribunali calabresi, ciò si è verificato o perchè in prima istanza,a livello romano, hanno ritenuto valida ed indispensabile la spending review, oppure, come è più probabile, per non essere riusciti ad esercitare alcuna azione di contrasto,dato che la loro capacità decisionale in seno ai partiti di appartenenza e' prossima allo zero. - Conclude la nota - Ma in tal caso dovrebbero, quantomeno, tacere e meditare,in nome di una democrazia rappresentativa da loro disattesa, sull’ evenienza di dedicarsi ad altre occupazioni".