Senatori Pdl ai ministri Grilli Profumo: “Finanziare Neuroscienza“

Calabria Salute

“Chiediamo al Ministro della ricerca Scientifica Profumo e al Ministro del Tesoro Grilli di destinare un finanziamento di 50-60 milioni di euro alle neuroscienze, coinvolgendo le migliori università italiana e mettendo a bersaglio malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, la schizofrenia: dai risparmi dello spending review si puo e si deve utilizzare una parte minima per la ricerca”.

Lo affermano i senatori Antonio Gentile ( già sottosegretario all’economia), Giovanbattista Caligiuri ( già sottosegretario alle attività economiche e produttive), Giuseppe Valentino( già sottosegretario alla giustizia ) , Guido Viceconte ( già vice Ministro alla Cultura) del Pdl.

I quattro senatori ed ex esponenti di Governo chiedono a Grilli di fare uno sforzo “coinvolgendo le eccellenze italiane da Milano a Pisa, a Chieti, a Napoli , per progetti finalizzati a scoprire le cause di queste malattie”

Ci sono aspetti diversi in ogni patologia – dicono i quattro esponenti del Pdl- la schizofrenia colpisce circa 300 mila italiani secondo le ultime stime e si caratterizza , per come affermato da cattedratici come Carlo Alfredo Altamura, Donatella Marazziti, Mario Maj, Giovanni Stanghellini per una serie di sintomi invalidanti che portano all’estraneamento dalla realtà e alla mancanza di insight, mentre l’Alzheimer è una patologia progressiva che a volte inizia in età giovanile, addirittura a 60 anni.

C’è bisogno di capire anche che non tutti i ricercatori e medici, al di là delle qualifiche, sono bravi: abbiamo scoperto per esempio, grazie ad Altamura, Marazziti e Stanghellini, che alcune forme dispercettive (allucinazioni) sono in realtà allucinosi ( il soggetto le critica) e non hanno valenza psicotica: non sappiamo se questo concetto sia chiaro a tutti gli psichiatri.

Poi c’è il Parkinson e ci sono altre malattie rare – conclude la nota- e la ricerca in Italia avviene solo grazie alle donazioni dei cittadini: sarebbe importante lanciare un messaggio, anche in considerazione dell’aumento medio dell’età della vita.