I Quartieri, il Centro Tipologico Nazionale non può morire

Catanzaro Salute

"La revisione della spesa attuata a livello nazionale dal governo Monti che, oggi, taglia il finanziamento strutturale di 5 milioni di euro al Centro Tipologico Nazionale di Catanzaro, non significa assolutamente la cancellazione della struttura stessa e la sua morte annunciata. - Comunica una nota stampa de I Quartieri - In tal senso la presa di posizione del presidente della provincia di Catanzaro Wanda Ferro, circa la chiamata di responsabilità al governo nazionale, ha una sua duplice valenza, la difesa sul piano politico di una struttura strategica nella città di Catanzaro e sul piano etico, la difesa dei soldi finora spesi in quanto soci paritetici, unitamente a Regione Calabria, Comune di Catanzaro e Ministero delle Infrastrutture del Tipologico stesso.

Condividendo l’azione della Ferro, riteniamo tuttavia che bisogna fare un passo in avanti, un cambio di marcia e di impostazione, al fine di non disperdere quello che resta un progetto valido e di spessore europeo.

Il Centro Tipologico Nazionale è un ente che avrebbe dovuto registrare l’interesse dell’intera classe politica parlamentare, che invece ha dimostrato disinteresse ed immobilismo sullo sblocco del finanziamento, oggi ritirato del governo Monti.

Noi riteniamo che l’idea del Tipologico, la presa di posizione del presidente Wanda Ferro, unica voce nel panorama politico, debbano trovare un punto di convergenza, per non disperdere un valore intrinseco e, forse non compreso, che il Tipologico stesso rappresenta.

In tal senso, suggeriamo l’apertura della compagine azionaria del Centro Tipologico Nazionale ad altri enti non governativi, tipo Confindustria Calabria, Ance Calabria, Confartigianato Calabria e, non ultimo le fondazioni bancarie che hanno matrice calabrese, nel tentativo di recuperare un progetto e di rilevare la quota del 25% in testa al Ministero delle Infrastrutture. - Conclude la nota - Si apre così una nuova prospettiva, dove la politica diventa volano di sviluppo e non solo bussolotto per l’attribuzione di poltrone, in un quadro che tenti di recuperare le professionalità esistenti sul territorio, le capacità imprenditoriali e una nuova idea di sviluppo di engineering per un economia sostenibile."