‘Ndrangheta: affari in Lombardia e Roma grazie a logge deviate
C'e' anche Angelo Fiaccabrino, ritenuto negli anni esponente di spicco di Cosa Nostra in Lombardia e poi finito in diverse inchieste per logge massoniche deviate, tra gli indagati dell'inchiesta della Dda di Catanzaro che oggi ha portato all'emissione di numerosi avvisi di garanzia in diverse regioni italiane, con la contestazione, a vario titolo, di un'associazione per delinquere di stampo mafioso. Al centro dell'inchiesta, portata avanti dal sostituto procuratore della Dda, Pierpaolo Bruni, ci sarebbero gli affari della cosca Mancuso di Limbadi negli appalti pubblici di diverse regioni. Secondo quanto evidenziato nei provvedimenti di perquisizione e sequestri, Fiaccabrino, 63 anni, nativo di Licata, ma domiciliato a Rozzano (Milano), sarebbe il promotore e l'organizzatore di una delle logge deviate a cui le cosche calabresi si rivolgevano per fare affari al Nord Italia. Fiaccabrino, inoltre, e' noto anche per la sua attivita' politica che, negli anni, lo ha portato a rappresentare diverse forze politiche in Lombardia, dal Psi al Msi. Sempre secondo l'attivita' investigativa, la cosca Mancuso, attraverso le articolazioni della cosca Tripodi, avrebbe avuto rapporti di affari con logge massoniche che operano in provincia di Vibo Valentia e a Roma.
h 12.35 | Sono 20, per il momento, le persone indagate, destinatarie di avvisi di garanzia, nell'ambito dell'inchiesta condotta dalla Dda di Catanzaro sui rapporti del clan Mancuso di Limbadi con logge massoniche deviate ed esponenti della mafia siciliana attraverso i quali la 'ndrina calabrese si e' infiltrata negli appalti pubblici in Lombardia. Secondo quanto si apprende, comunque, il numero degli indagati e' destinato ad aumentare, essendo le indagini ancora in corso. Nei prossimi giorni altri avvisi di garanzia potrebbero essere emessi dalla magistratura catanzarese.