‘Ndrangheta: se Zambetti non pagava saltava in aria
In una conversazione intercettata, alcuni esponenti delle cosche calabresi, riferendosi all'assessore regionale Domenico Zambetti, affermano: "hai visto quel 'pisciaturu' (uomo di poco conto, ndr) di Zambetti, come ha pagato.... Eh.... lo facevamo saltare in aria.... Ciru'.... eh, tu l'avevi letta la lettera che gli hanno mandato?". A parlare e' Eugenio Costantino che pone la domanda a Ciro Simonte (entrambi sono finiti oggi in manette), il quale risponde: "si'... il pizzino!". Costantino afferma: "no... gli hanno mandato una lettera dopo... tramite me... che quando l'ha letta, figlio mio... le orecchie si sono incriccate cosi'...." Ah, gli abbiamo mandato una lettera talmente scritta bene e talmente con tanti di quei.... cioe' gli hanno fatto... si vede che avevano gente laureata nel gruppo, gli hanno fatto la cronistoria di come sino iniziate le cose, di come erano i patti e di come andava a finire.... si e' messo a piangere oh, davanti a me e zio Pino" (Giuseppe D'Agostino, un altro degli arrestati, ndr). E, ancora, Costantino dice: "piangeva.... per la miseria.... si e' cagato sotto..., cagato completo... totale.... Ogni tanto, solo cosi' possiamo prenderci qualche soddisfazione, altrimenti non ne avrei mai nella vita soddisfazioni... perche' il potere lo hanno i politici e la legge. Pero' ogni tanto vaffanculo, con l'aiuto degli amici una soddisfazione ogni tanto ce la prendiamo....".
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Oltre alla promessa di vittoria negli appalti pubblici della Regione Lombardia di sua competenza, Domenico Zambetti si sarebbe speso, in modo particolare, in almeno tre circostanze per le cosche. Nell'ordinanza di custodia cautelare il gip le riporta. Sono "la promessa fatta da Zambetti a Eugenio Costantino di interessarsi per il rinnovo del contratto da parrucchiera in favore di Mara Costantino, sorella dell'indagato; l'attivazione di Zambetti per procurare l'assegnazione di una casa Aler in favore dell'amante di Costantino; l'assunzione - su sollecitazione di Costantino e di Giuseppe D'Agostino - di Teresa Costantino, figlia di Eugenio, presso l'Aler, ente pubblico controllato dall'assessorato di Zambetti, e la successiva assegnazione alla stessa di mansioni più gradite presso la Direzione Generale del predetto ente pubblico".