Truffa a Inps: Caravetta, sapevo del blitz e sono scappato
"Mi hanno avvisato e sono scappato". E' quanto ha affermato il consigliere provinciale di Cosenza Antonio Carmine Caravetta, dell'Udc, partito che lo ha espulso, al momento irreperibile - come scrive oggi il quotidiano Calabria Ora, che lui stesso ha contattato da una località segreta all'estero. Caravetta è destinatario di un provvedimento di arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Rossano condotta dalla Guardia di Finanza di Cosenza che coinvolge altre 14 persone, per una truffa da 11 milioni all'Inps con oltre 4.000 falsi braccianti agricoli.
"Mi trovo in un Paese estero - ha aggiunto Caravetta - perché già una settimana fa ero stato informato dell'operazione da parte di 'gente' di Cosenza che gravita nel giro delle forze dell'ordine. In pratica, si tratta di quelle stesse persone che mi informarono nel 2010 che io ero sottoposto ad intercettazioni telefoniche ed anche ambientali con la collocazione di cinque microspie nel mio studio prima delle elezioni regionali del 2010. Tra il 10 e il 12 aprile di quell'anno - racconta ancora Caravetta- ho scoperto il tutto ed ho denunciato la cosa ai Carabinieri informandone anche il procuratore antimafia Vincenzo Luberto".
In relazione al voto di scambio Caravetta già consigliere al Comune di Corigliano, sciolto per mafia, ha aggiunto: "ma quale voto di scambio, io ho sempre vissuto tra la povera gente, ho sempre aiutato tutti quelli che avevano bisogno e il mio patronato è sempre stato a disposizione di tutti. Questa mia disponibilità è stata premiata, altro che estorsione del voto". Caravetta ha quindi concluso: "tornerò non appena valuterò se esistono le condizioni ambientali affinché io possa essere giudicato da giudici super partes e non succubi da condizionamenti ambientali".(ANSA)