RaGi: tutto pronto per la giornata nazionale contro i Disturbi del Comportamento

Catanzaro Attualità

Tutto pronto per la giornata nazionale sui disturbi del comportamento alimentare organizzata in Calabria dalla Ra.Gi. Onlus e dal suo progetto “Nutriamoci di Vita” e che in venti città italiane si svolgerà in contemporanea venerdì 15 marzo. A Catanzaro la giornata del fiocchetto lilla è stata organizzata in due distinti momenti nelle giornate del 14 e del 15 (il programma può essere visionato sul sito www.ragionlus.com o su Facebook). Per una specifica scelta fatta dalla Ra.Gi. le due giornate saranno interamente dedicate ai ragazzi e questo grazie al fatto che dopo il mese di ottobre, in cui si è svolta la tre giorni dedicata a queste malattie, molto significativa è stata la grossa attenzione da parte di famiglie, insegnanti e adolescenti su questo argomento. L’intervento di sensibilizzazione della Ra.Gi. è stato messo a punto tenendo conto che i risultati degli interventi di prevenzione attivati fino ad ora, secondo dati del Ministero della Salute, lasciano poco soddisfatti.

L’andamento epidemiologico di patologie come i disturbi del comportamento alimentare e l’obesità, hanno inondato negli ultimi anni le scuole di interventi educativi e richieste di programmi non meglio definiti di prevenzione, il cui fulcro era rappresentato da spiegazioni sulla corretta alimentazione e finalizzati alla conoscenza dei disturbi alimentari. Tutto questo senza tenere conto che esiste il documentato sospetto che, fornire nei gruppi a rischio, informazioni dettagliate su aspetti nutrizionali e disturbi alimentari, possa addirittura contribuire ad aumentare l’incidenza del disturbo. “È proprio per questo motivo che i nostri interventi si focalizzano nell’insegnamento ai ragazzi di riscoprire le proprie abilità personali che li salvaguardino dalla preoccupazione eccessiva verso il peso e le forme corporee – afferma il presidente della Ra.Gi. Elena Sodano - . Questi interventi, necessari a far fronte alle sfide dell’adolescenza, includono attività di comunicazione assertiva ed emozionale, di miglioramento dell’autostima, dell’autoefficacia e del problem solving in ambito amicale e sentimentale”.

Vista la specificità della Ra.Gi. di lavorare con le terapie corporee, e studi scientifici hanno validato le loro applicazioni anche con malattia quali anoressia, bulimia e disturbi dell’alimentazione compulsiva, molta importanza in questi due giorni sarà data proprio alla consapevolezza della percezione corporea da parte dei ragazzi, in questo perenne equilibrio che i ragazzi hanno tra essere ed avere un corpo. Giorno 14 infatti, grazie alla presenza di 42 adolescenti , sono stati organizzati due distinti laboratori di danzaterapia che hanno l’obiettivo di far arrivare i ragazzi ad una consapevolezza corporea tale da non sentire più il corpo come un oggetto estraneo da cui ci si deve adattare, un luogo spesso abitato dal timore e dall’ossessione, ma bensì un campo di scoperta e di avventura da conoscere e da valorizzare.

Un altro simile laboratorio è stato organizzato giorno 15 pomeriggio con gli studenti dell’Istituto tecnico Itas, che faranno l’esperienza primaria ed essenziale del sentirsi vivi, del percepirsi presenti nel mondo con tutto il loro peso e la loro importanza e appartenere al mondo non come un corpo ma come. “un corpo tra altri corpi” come diceva Marian Chace, cui si devono gli inizi della danzaterapia. “È sempre più difficile per i ragazzi adolescenti muoversi verso un rapporto equilibrato con il proprio corpo che vogliono sempre perfetto – afferma la Sodano -.

Piacere agli altri per poter piacere a se stessi è diventato un bisogno universale. Ed è su questi elementi che la Ra.Gi. ha improntato i suoi interventi di prevenzione Molti sono infatti gli adolescenti che scoprono di non accettarsi e di non essere accettati, che vivono un disagio che corrisponde ad un profondo senso d’ inadeguatezza, ad una scarsa autostima e a un disperato senso di inferiorità. Sono come giganti con i piedi d’argilla e con corpi in cerca d’autore ossia di una soggettività e di una chiara identità che si nasconde in corpi che sembrano avvolti nell’anonimato, ma tutti uguali, che mancano di un preciso riferimento e di una valida individuazione”.