Catanzaro, Premio Merini, Ursini ringrazia Costanzo e Sel
"Sento il dovere di ringraziare il consigliere provinciale Sergio Costanzo per quanto ha scritto su di noi. Un grazie di cuore lo rivolgo anche a Carla Rotundo, coordinatrice del Circolo Sel di Catanzaro Centro che nei giorni scorsi ha chiesto pubblicamente di sostenere il Premio Alda Merini, per il quale oggi è intervenuto il rappresentante del Pdl". E' quanto scrive in una nota il promotore del premio Vincenzo Ursini.
"Quando la cultura è libera da condizionamenti, - dichiara Vincenzo Ursini - non ha steccati e il Premio Merini lo sta ampiamente dimostrando.
All’assessore regionale alla cultura abbiamo già risposto nel mese di gennaio con una mail, manifestandogli il nostro disappunto. Non crediamo sia quindi il caso di ulteriori polemiche. La risposta di Caligiuri è considerata quindi da noi esaustiva.
Prendiamo atto che il Premio Merini - continua Ursini - non interessa a nessuno, anche se porterà in Calabria centinaia di persone. Interessano, evidentemente, di più i concerti, le rappresentazioni teatrali, le mostre d’arte. Se questa è la politica culturale della regione Calabria, preferiamo starne fuori. La nostra forza non deriva certamente dai contributi che ci elargiscono gli enti, ma dal sostegno di migliaia di autori che hanno trovato in noi quella grande onestà intellettuale che, forse, non hanno avuto da altri. Non si spiega altrimenti il fatto che i nostri concorsi sono diventati i più seguiti in Italia.
Il Premio Alda Merini è già un successo nazionale da sé, con o senza i soldi della regione Calabria. Lo stiamo realizzando con i nostri contributi e con i contributi di privati che credono da anni in quel che facciamo. Per ora ci bastano le adesioni del Presidente della Repubblica, dell’orafo Michele Affidato, del Maestro Giovanni Nuti, delle figlie di Alda Merini, e – ultimo in ordine di tempo – quella del comune di Milano che, da amministrazione attenta qual è, ci ha inviato i moduli per la richiesta ufficiale del relativo patrocinio perché “l’iniziativa promossa dall'Accademia dei Bronzi - scrive il dirigente del settore - dimostra di possedere tutti i requisiti necessari”.
Quello che fa più rabbia - prosegue il presidente dell’Accademia dei Bronzi - non è tanto la mancata adesione della regione, ma constatare che le porte delle istituzioni rimangono per noi sistematicamente chiuse, mentre otteniamo consensi a tutto tondo.
Se non interverranno fatti nuovi entro pochi giorni, realizzeremo quindi il Premio Merini altrove, ridimensionando le presenze. Lo realizzeremo magari in uno di quei piccoli paesi della regione che hanno la fortuna di essere guidati da amministratori lungimiranti e capaci.
La Calabria è anche questo. C’è chi promette presenze a tutto spiano e ottiene lauti contributi, chi invece è costretto a dire di no a tanta gente perché le nostre poche e private risorse finanziarie non ci consentono di andare oltre. Assicuro tutti, comunque, che continueremo ad operare con onestà e impegno, avendo come unico riferimento la poesia e i poeti del nostro tempo: persone di grande moralità che da tanti anni condividono con noi entusiasmanti percorsi".