Parco eolico “Pitagora”: respinto ricorso indagati
È stato respinto il ricorso presentato da alcuni indagati nell'inchiesta relativa al parco eolico "Pitagora", di Isola Capo Rizzuto contro il provvedimento di sequestro di beni emesso a loro carico. Il tribunale del riesame di Catanzaro ha piuttosto confermato il provvedimento del giudice per le indagini preliminari, Livio Sabatini, che ha disposto il sequestro nei confronti di sette indagati su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Carlo Villani, con un provvedimento che ha riguardato anche la struttura del parco eolico.
Quest'ultimo è al centro di uno dei filoni dell'inchiesta denominata "Eolo", connessa al settore dell'energia eolica in Calabria, nell'ambito della quale, a fine gennaio, la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per otto persone e tre società. Questa tranche investigativa è relativa ad una presunta maxi tangente promessa ed in parte sborsata per la realizzazione del parco eolico "Pitagora" e per l'adozione da parte della Regione Calabria delle "Linee guida sull'eolico".
Tra gli indagati, politici, imprenditori e funzionari regionali calabresi, l'ex vice presidente della Giunta regionale di centrosinistra, Nicola Adamo; l'amministratore e socio della Piloma srl, Saigese spa e Loda service, Giancarlo D'Agni, considerato dalla pubblica accusa stretto collaboratore di Adamo; l'imprenditore Mauro Nucaro e l'ex dirigente esterno del settore commercio artigianato ed energia del dipartimento economia della Regione, Carmelo Misiti. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, spetterà ora al giudice dell'udienza preliminare, Tiziana Macrì, decidere se e chi mandare sotto processo, dopo che accusa e difesa si saranno confrontate in aula. (AGI)