Indagini sui gruppi consiliari alla Regione, rimborsi anche per la “lap dance”
Emergono particolari sempre più sconcertanti nell’indagine che sta compiendo la Guardia di Finanza per conto della Procura di Reggio Calabria su dieci consiglieri regionali calabresi (8 di centro destra e due del centro sinistra) per peculato e rimborsi spese non inerenti le funzioni istituzionali.
In particolare, uno dei consiglieri finito nel registro degli indagati si è fatto rimborsare il costo di alcuni biglietti per assistere a uno spettacolo di lap dance, che fa il paio con il suo collega che ha preteso il rimborso anche per l’acquisto di Gratta e vinci.
Di tutt’altro tenore altre spese rimborsate ad un consigliere, visto che si tratta di spese effettuate in un negozio di articoli religiosi per comprare un gran numero di santini, da distribuire chissà a chi.
Per tacere, poi, delle spese riguardanti “materiale elettrico”, “arredo bagni” e di quelle emerse già ieri, dall’anticipazione fatta dal Quotidiano della Calabria, riguardanti detersivi, spese di viaggio in Italia e all’estero, soggiorni in hotel e, perfino, un caffè.
Ancora riserbo sui nomi degli indagati, che, secondo indiscrezioni, sarebbero esponenti di primo piano, visto che alcuni sono già transitati nella giunta regionale o dal Parlamento.
Oltre ai 10 consiglieri sono indagati i direttori amministrativi dei gruppi regionali, mentre gli iscritti al registro sarebbero in totale venti.