“U sacchiettu” presidio Slow Food, la proposta di Stasi

Cosenza Attualità

32 km circa, in meno di mezz’ora in macchina. È il tempo che si impiega per raggiungere l’entroterra dalla marina e viceversa. È lo stesso impiegato dalla delegazione di studenti dell’Università di Scienze Gastronomiche che l’altro ieri, martedì 9, hanno fatto tappa, insieme ai soci della Condotta Sibaritide Pollino, prima a Corigliano e poi a Longobucco, paese de “U Sacchiettu”. Il Sindaco Luigi Stasi accoglie i futuri enogastronomici: impegnati ad ottenere il presidio Slow Food. Produzioni tipiche di qualità, il territorio ha le carte in regola per esportare saperi e sapori.

È in corso la visita al cantiere navale dei Maestri D’Ascia a Cariati. Nel pomeriggio tappa a Cirò, Città del Vino e di Lilio. Ed oggi, quarto giorno dell’evento itinerante nell’ambito del master in Food Culture & Communications, si torna a Rossano. Protagoniste le clementine Biosmurra e la podolica dell’azienda La Sulla. La tappa di oggi, tra aziende e campagna, inizierà alle ore 9,30 con un confronto a colazione tra la delegazione di studenti stranieri e una di studenti dello storico Liceo Classico “San Nilo”, accompagnati dall’assessore comunale alla pubblica istruzione Stella Pizzuti.

Turismo enogastronomico. In Calabria – ha detto Stasi - si sono perse molte occasioni, nonostante il territorio disponga di una risorsa importante come la natura. In poco tempo si riesce a raggiungere il mare dalla montagna e la varietà di produzioni accontenta davvero ogni tipo di gusto. Longobucco che dispone di un imponente patrimonio boschivo, si sta già muovendo per la promozione dei prodotti tipici del posto, come U Sacchiettu, deliberato in consiglio come Deco (denominazione comunale d’origine). Successivamente cercheremo di avere quella regionale e stiamo lavorando anche per far riconoscere il prodotto, unico nel suo genere, come presidio Slow Food.

Il Sindaco ha fatto da Cicerone agli studenti dell’ateneo di Pollenzo Bra, coordinati da Cristiana Smurra, segretaria del Convivium Sibaritide Pollino, accompagnandoli in visita al centro storico, alle chiese del paese e ai due musei dell’artigianato silano e della difesa del suolo e degli antichi mestieri. Antipasto tipico, maccarrun’ a ferretti, spezzatino di carne rossa, pitte caserecce riscaldate con le frittole. È il menu che a fine serata, dopo la dimostrazione di come si prepara U Sacchiettu, è stato proposto dalla locanda La Campanara.

Terzo giorno. A lezione di management dell’identità. Il gruppo ha raggiunto questa mattina il cantiere navale dei Maestri d’Ascia di Cariati, a cavallo tra le due provincie di Cosenza e Crotone. Qui, ad accoglierli e ad illustrare, in particolare, l’attività del prestigioso cantiere, il prof. Damiano Montesanto, socio della condotta Slow Food Sibaritide Pollino. Ha portato il saluto dell’amministrazione comunale anche il Vicesindaco Leonardo Montesanto. Nella tarda mattina il gruppo si è spostato a Cirò, città del Vino e di Lilio. Tra le altre visite, tra aziende (Iuzzolini) e musei (di Lilio e della civiltà contadina e del vino) e saluti con il Primo Cittadino Mario Caruso, agli studenti sarà mostrato come costruire cestini in vimini a suon di chitarra battente, presso l’osteria Aquila D’oro. L’artista-artigiano è ‘Zu Turuzzo Cariati.