Arresto Alati: famiglia, stava per costituirsi
Cristoforo Alati al momento dell'arresto, avvenuto il 4 giugno al valico di Ventimiglia, era in viaggio proveniente da Santo Domingo e diretto a Reggio Calabria, dove aveva deciso di costituirsi per chiarire la sua posizione. Lo rende noto la famiglia Alati Adorno, spiegando che la decisione assunta dal congiunto era stata comunicata ufficialmente all'autorità giudiziaria il giorno 31 maggio alle ore 12 attraverso il legale di fiducia, avv. Giuseppe Nardo.
La famiglia, ancora, precisa che al momento dell'emissione dell'ordinanza cautelare del 29 novembre dello scorso anno, Cristoforo Alati Adorno era già da tempo a Santo Domingo, dove si trovava per motivi di lavoro. "Inappropriato e fuorviante - commenta la famiglia - parlare di fuga che non è mai avvenuta". Cristoforo Alati, di 34 anni, colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip per associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di rapine e furti, e' considerato secondo l'accusa il presunto capo della banda sgominata con l'operazione denominata Rolex. La banda era dedita alla perpetrazione di rapine e furti in pregiudizio di gioiellerie ed istituti bancari, ubicate in Reggio Calabria e province limitrofe. In particolare, sempre secondo l'accusa, Alati oltre a ricoprire il ruolo di presunto capo della banda, si sarebbe reso personalmente responsabile insieme ad altri sodali delle rapine in danno della gioielleria "Versace" di Reggio Calabria, e della gioielleria "Nicosia" di Milazzo, nel messinese. (AGI)