Droga: “Stretto Antico”, chiesto il giudizio immediato
La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il giudizio immediato nei confronti delle otto persone coinvolte nell'operazione antidroga dai carabinieri di Catanzaro denominata "Stretto antico". La richiesta è stata accolta dal giudice per le indagini preliminari, Livio Sabatini, che ha dunque disposto il giudizio immediato citando gli imputati davanti al tribunale collegiale per il processo che avrà inizio il 3 luglio - alcuni però hanno già anticipato attraverso i rispettivi legali che chiederanno il rito abbreviato
Gli otto imputati sono stati destinatari di un provvedimento di custodia cautelare che, all'alba del 24 gennaio, nel corso del blitz "Stretto antico", ha portato in carcere Manuel Vecceroloque Pereloque, 26 anni; ai domiciliari Vincenzo Abbruzzese, 30 anni, Fabio Bevilacqua, 22, Cosimo Pereloque Vecceloque, 42, e Cosimo Vecceloque Pereloque, 24; e infine, sottoposti all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, Lucrezia Cazzato, 46 anni, Maurizio Sorgiovanni, 25, e Alessandro Peroloque Vecceroloque, 24 anni. Gli indagati, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbero stati dediti all'attività di spaccio di droghe pesanti, soprattutto cocaina ed eroina, in una delle zone "di competenza" dei rom stanziali di Catanzaro, in via Stretto Antico (da cui il nome dell'operazione), all'interno dell'accampamento degli zingari.
La droga, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe arrivata dalla provincia di Reggio Calabria, Monasterace in particolare, dove risiedeva Sorgiovanni, e sarebbe stata destinata allo spaccio nella zona di Catanzaro Lido, o anche nell'area di viale Isonzo, dove lo smercio sarebbe stato controllato da Bevilacqua. Nel corso degli interrogatori di garanzia gli accusati, affiancati dai rispettivi difensori (gli avvocati impegnati sono Lucio Canzioniere, Laura Parretta, Chiaravalloti, Raffaele Fioresta e Arturo Bova), si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. (AGI)