Lo spaccio a Catanzaro Lido era una questione di "famiglia”, oltre 50 indagati

Catanzaro Cronaca

Gli Agenti della Polizia di Catanzaro Lido hanno eseguito 11 ordinanze di applicazione di misure cautelari a carico di altrettante persone che sono ritenute inserite nel traffico di stupefacenti nella cittadina.


In sei sono stati raggiunti dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per tutti i giorni della settimana: si tratta di D.B (58 anni) e del figlio A.B. (29), dei fratelli A.M (25) ed L.M. (22), D.D. (24) e A.B (28). Obbligo di dimora, con divieto di allontanarsi dalla propria abitazione tra le 21 e le 7, invece, per gli altri 5: M.P. (23), D.P. (26), D.P. (39), F.P. (33), C.P. (33). Tutti i soggetti, tra cui vi sono due donne, sono residenti nell’area compresa tra i quartieri di Aranceto e di viale Isonzo.

L’attività investigativa, che ha visto impegnati gli agenti del Commissariato di Catanzaro Lido, ha riguardato il traffico al dettaglio di stupefacenti nelle aree dei quartieri dell’Aranceto e di Viale Isonzo e ha preso spunto da una precedente operazione, denominata “Lido pulita”, nella quale vennero arrestate persone considerate legate alla criminalità rom e residenti in via Stretto Antico.

Nell’ambito della stessa opeazione sono state poi segnalate all’Autorità Giudiziaria altre 43 persone, tutte coinvolte, a vario titolo, nel reato di detenzione ai fini di spaccio e di spaccio di sostanze stupefacenti: A.B. (31) D.B. (25) M.M. (54) C.A.B. (28) M.C. (27) M.P. (44) F.B. (32) A.B. (38), A.P. (49) M.P. (28) D.P. (39) C.P. (33) L.P. (30) G.P. (58) F.P. (60) A.P. (32) E.P. (27) S.F. (47) S.S. (36) R.B. (50) A.L. (39) G.C. (48) M.I. (52) S.M. (21) D.P. (22) S.G. (22) A.G. (22) R.F. (25) M.F. (26) G.I. (20) N.N. (24) L.D. (25) V.P. (25) L.M. (29) D.N. (27) M.D. (22) S.T. (27) G.R. (27) V.M. (35) G.C. (39) F.M. (24) A.T. (22) M.C. (33) R.B. (20).

I soggetti destinatari delle misure cautelari e quelli segnalati a piede libero, secondo gli inquirenti farebbero capo a sodalizi criminali che, nelle aree dei quartieri dell’Aranceto e di Viale Isonzo, rappresenterebbero un punto di riferimento per gli assuntori di stupefacenti. In pratica avrebbero venduto al dettaglio la droga sia dalle loro abitazioni ma, prevalentemente, avvalendosi di pusher che stazionavano solitamente in prossimità di esercizi pubblici della “movida” catanzarese.

L’indagine avrebbe evidenziato come il traffico di sostanze stupefacenti fosse la fonte primaria, se non esclusiva, di sostentamento dei nuclei familiari interessati dal provvedimento. Gli investigatori fanno notare infatti come gli stessi avrebbero gestito un notevole volume di traffico di droga e i consumatori, anche quelli occasionali, potessero contare sui componenti del gruppo e sui loro presunti fiancheggiatori considerandoli “sicuri e costanti punti di riferimento per l’approvvigionamento”.

Contemporaneamente, dall’attività di polizia è emersa la trasversalità del mondo degli assuntori di droga, composto da persone di un’ampia fascia di età e di ogni ceto sociale.