Spaccio di droga a Catanzaro: in manette sette “pusher”, la base era a Lido
La Polizia di Stato di Catanzaro ha eseguito stamani l’arresto di sette presunti spacciatori che avevano come base operativa via Stretto Antico, del Quartiere Lido di Catanzaro. Il gruppo di “pusher”, composto per la gran parte da soggetti di etnia rom stanziali nel capoluogo, sarebbe stato un punto di riferimento sicuro per numerosi acquirenti della città e dei paesi limitrofi. L’attività di spaccio veniva svolta dunque per le strade del quartiere, anche con il contributo di minorenni. Le indagini sono coordinate dalla locale Procura della Repubblica. Maggiori particolari durante una conferenza che si terrà presso la Questura alle 11:30 di oggi.
h 12:00 | Sei persone arrestate, una sottoposta all'obbligo delle presentazione alla polizia giudiziaria, altre 57 indagate. È il bilancio dell'operazione "Stretto Antico", eseguita stamane dagli agenti del commissariato di Polizia di Catanzaro Lido, a carico di un'organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le persone sottoposte a provvedimenti restrittivi, sono indagate, a vario titolo, del delitto di detenzione ai fini di spaccio e spaccio di sostanze stupefacenti con l'aggravante di aver indotto o comunque essendosi avvalsi di minori degli anni 18, per commettere i reati contestati.
L'indagine, condotta per diversi mesi dal personale del Commissariato di Catanzaro Lido, in particolare nella zona di Via Stretto Antico (da qui il nome dell'operazione), avrebbe evidenziato che il traffico di sostanze stupefacenti rappresenterebbe il reato principale e la fonte primaria, se non esclusiva, di sostentamento dei nuclei familiari oggetto d'indagine, non occupati in alcuna attività lavorativa lecita. Il notevole volume di traffico posto in essere dai soggetti coinvolti e la consuetudine, da parte dei consumatori di stupefacenti, anche occasionali, non solo catanzaresi, poteva contare sull'area di via Stretto Antico, o della stazione ferroviaria, quale sicuro e costante punto di riferimento per l'approvvigionamento dello stupefacente. Si è potuto riscontrare anche la disinvoltura con la quale i concorrenti portavano a compimento l'intensa attività di spaccio, anche avvalendosi di minorenni d'età inferiore ai quattordici anni, anche per la materiale cessione delle varie sostanze, nonché per presidiare costantemente l'area interessata al traffico illecito.
I ragazzini, erano utilizzati anche come vedette, spesso muniti di bicicletta con il compito di allertare immediatamente gli spacciatori in caso di controlli di polizia, portando con sé dosi di stupefacente. Nel contempo, è emersa la trasversalità del mondo degli assuntori di sostanze stupefacenti, composto da gente di un'ampia fascia di età e di ogni ceto sociale. Oltre che nell'agglomerato abitativo di via Stretto Antico e alla Stazione Fs. di Catanzaro Lido, lo spaccio avveniva anche in alcuni esercizi pubblici notturni, in cui alcuni degli indagati si recavano, muniti delle dosi di droga, costituendo una costante e disponibile fonte di approvvigionamento di stupefacente per gli assuntori, anche occasionali. In casi di particolare rapporto fiduciario tra acquirente e cedente, si ricorreva alla vendita a domicilio. Numerosi sono stati i controlli eseguiti dalla Polizia su apparenti "clienti", che avrebbero consentito di comprovare, senza dubbio alcuno, la natura dei traffici delittuosi.
Nel corso delle indagini sono state rinvenute, a seguito di perquisizioni personali sui consumatori, ben 57 dosi di stupefacente (prevalentemente eroina e cocaina), frutto di altrettante cessioni. È stato accertato, inoltre, un reato di natura estorsiva ("cavallo di ritorno")in seguito ad un'illecita attività di intermediazione posta in essere da esponenti del nucleo familiare attenzionato dalla polizia, finalizzata a consentire, dietro pagamento di una somma di 400 euro, la restituzione di un'auto rubata, al legittimo proprietario. Al termine delle indagini, il Pm ha emesso un avviso di conclusione indagini a carico di 24 persone, anch'esse ree di aver detenuto, ai fini di spaccio, sostanze stupefacenti, a carico delle quali il Gip non ha tuttavia ritenuto dover applicare misure cautelari. A carico di altre 33 persone l'avviso è stato emesso per il delitto di favoreggiamento personale, ovviamente, tutte "clienti" delle persone arrestate. (AGI)
h 13:31 | Dosi nascoste negli indumenti di neonati portati a passeggio da sorelle e congiunti minorenni, mentre gli adulti concordavano la vendita della droga con gli acquirenti. Così bastava un segnale ai ragazzini posizionati in zona per la consegna di quanto richiesto.
L'operazione "Lido Pulita", portata a termine dal personale della polizia del Commissariato di Catanzaro Lido, ha permesso di ricostruire l'attività di spaccio che avveniva nel quartiere marinaro del capoluogo. Il gruppo di rom, stanziali a Catanzaro, aveva messo in piedi un vero e proprio "bazar della droga", come lo ha definito il questore Vincenzo Carella nel corso della conferenza stampa.
Ma la particolarità dell'operazione è stata proprio l'avere individuato il modus operandi del gruppo. Le immagini delle telecamere piazzate davanti la stazione ferroviaria di Catanzaro Lido e nel quartiere di via Stretto Antico, hanno permesso di ricostruire le azioni affidate a ragazzi e ragazze con meno di 14 anni. Fino a neonati, tenuti in braccio dai minorenni oppure spinti nelle carrozzine, che venivano utilizzati come nascondiglio dello stupefacente. "Tutto questo ha rappresentato una grossa difficoltà investigativa - ha sottolineato il questore - perché l'utilizzo di minori, che avevano spesso anche funzioni di vedette, ci ha creato non pochi problemi. Basti pensare alla difficoltà di perquisire minorenni e neonati".
Tra le persone denunciate dal Commissariato di Lido, diretto da Giacomo Cimarrusti, ci sono anche due minorenni, segnalati al tribunale competente. La denuncia per favoreggiamento è scattata, invece 33 persone che sono state individuate e sentite dalla polizia come "clienti" del giro di droga, ma che hanno avuto non poche reticenze a parlare, nonostante i numerosi sequestri di droga che sono stati effettuati. Ad altri 24 componenti del gruppo di spacciatori è stato notificato il provvedimento di avviso di conclusione delle indagini, ed allora si aggiungono le cinque persone arrestate, più una posta ai domiciliari e una settima con l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. In quest'ultimo caso, si tratta della madre di alcuni minori utilizzati per lo spaccio. Complessivamente, dunque, risultano coinvolte nell'inchiesta 66 persone. Il questore Carella ha sottolineato lo sforzo operativo del commissariato di Lido, definendolo "un motivo di grande orgoglio per tutti noi, viste le diverse attività che svolge", quindi ha ribadito come "con questa operazione è stata colpita non solo l'attività di spaccio, ma si inciderà anche sulla sicurezza complessiva del territorio di Lido e dei quartieri limitrofi". (AGI)