Droga: “Stretto antico”, chieste 7 condanne a Catanzaro
Si è conclusa con la richiesta di sette condanne - a pene comprese fra 3 e 8 anni di reclusione - la requisitoria del pubblico ministero nell'ambito dei giudizi abbreviati a carico degli imputati coinvolti nell'operazione antidroga dai carabinieri di Catanzaro denominata "Stretto antico". Il sostituto procuratore, Gerardo Dominjanni, ha chiesto al giudice distrettuale dell'udienza preliminare, Maria Rosaria Di Girolamo, di dichiarare gli imputati colpevoli, ed infine i riti alternativi sono stati rinviati al 28 febbraio per le arringhe difensive (gli avvocati impegnati sono Lucio Canzioniere, Laura Parretta, Chiaravalloti, Raffaele Fioresta e Arturo Bova).
Un ottavo imputato, ha in precedenza patteggiato la pena, mente tutti gli altri hanno scelto l'abbreviato a seguito della richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Procura ed accolta lo scorso giugno. Gli imputati sono stati destinatari di un provvedimento di custodia cautelare eseguito all'alba del 24 gennaio con il blitz "Stretto antico" e, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, sarebbero stati dediti all'attivita' di spaccio di droghe pesanti, soprattutto cocaina ed eroina, in una delle zone "di competenza" dei rom stanziali di Catanzaro, in via Stretto Antico (da cui il nome dell'operazione), all'interno dell'accampamento degli zingari. La droga, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe arrivata dalla provincia di Reggio Calabria, Monasterace in particolare, dove risiedeva uno degli imputati, e sarebbe stata destinata allo spaccio nella zona di Catanzaro Lido, o anche nell'area di viale Isonzo. Nel corso degli interrogatori di garanzia gli accusati, affiancati dai rispettivi difensori, si erano tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. (AGI)