Droga: operazione “U cinese”, 17 condanne e 2 assoluzioni
Si sono conclusi con diciassette condanne e due assoluzioni i diciannove giudizi abbreviati a carico degli altrettanti imputati coinvolti nell'inchiesta antidroga denominata in codice "u Cinese". Il giudice dell'udienza preliminare distrettuale di Catanzaro, Emma Sonni, ha condannato: Sergio Rubino a 13 anni e 10 mesi di reclusione, Francesco Aiello a 2 anni e 8 mesi e 12.000 euro di multa, Biagio Chianese a 14 anni e 4 mesi, Luigi Ciccarelli a 7 anni e 8 mesi, Cinzia De Vuono a 1 anno e 4 mesi, Vincenzo Domanico a 6 anni e 4 mesi, Ida Dirozzi a 14 anni e 4 mesi, Francesco Donato a 2 anni e 8 mesi e 12.000 euro, Mariano Walter Forbitti a 2 anni e 8 mesi e 12.000 euro, Cristian Franzi a 4 anni e 4 mesi, Salvatore Paciullo a 9 anni, Marco Riccelli a 7 anni, Michele Fodaro a 8 anni e 8 mesi, Nicola Tavano a 8 mesi e 3.000 euro, Rhama Ungaro a 2 anni e 8 mesi e 12.000 euro, Gennaro Foglia a 6 anni, Stefano Rubino a 8 anni - le pene sono così già scontate di un terzo per la scelta del rito -. - Lo scrive l'Agi - Completamente assolti Salvatore Cosimo e Pasquale Rubino. Per altri sette imputati di "u Cinese" l'udienza preliminare si e' conclusa lo scorso 23 gennaio, con un patteggiamento e sei rinvii a giudizio. Il gup, in particolare, ha inflitto la pena di un anno e due mesi di reclusione a Danilo Lo Scavo, come richiesto dal difensore dell'imputato, ed ha mandato sotto processo tutti gli altri imputati. Questi ultimi sono: Aurelia Chianese, Angelo Donato, Alessandro Foglia, Felice Foglia, Costantino Lionetti, Domenico Rizza.
Il blitz denominato "u Cinese" scattò all'alba del 2 marzo scorso tra Catanzaro, Roma, Napoli e Latina per l'esecuzione di un'ordinanza cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari. Nell'inchiesta, portata avanti dai Carabinieri del Comando provinciale di Catanzaro per un anno e mezzo, si ipotizza l'esistenza di associazione per delinquere dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana nell'area catanzarese, napoletana e del basso Lazio, per un periodo compreso tra il dicembre 2006 ed il febbraio 2009. Il sodalizio malavitoso, secondo le accuse, sarebbe stato diretto da quattro persone, primo fra tutti il catanzarese dal cui soprannome, "U Cinese" appunto, ha preso il nome il blitz, e cioè Sergio Rubino, 34 anni, di Catanzaro, e poi ancora Domenico Rizza, 55 anni, di Catanzaro, ed i coniugi Biagio Chianese, 39 anni, vigile del fuoco, e sua moglie, Ida Pirozzi, 37 anni, entrambi della provincia di Latina. Loro e gli altri indagati sarebbero stati parte di due gruppi criminali che gestivano un rilevante traffico di sostanze stupefacenti nel comune di Catanzaro e nei centri limitrofi, rifornendosi dalla piazza napoletana, come dimostrerebbero ampi riscontri ottenuti dai militari con intercettazioni, pedinamenti e appostamenti, arresto di corrieri, nonché il sequestro complessivo - in cinque diverse attività - di poco meno di 100 chilogrammi di hashish.