Blue ecocomy, agorà slow food a Cariati

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Blue food, blue tourism, blue industry, blue logistic, blue resources, in una parola blue economy. Un settore che va dalla pesca all’acquacoltura, dalle strutture ricettive del turismo fino alle attività di estrazione ed utilizzo delle risorse viventi o minerali ed energetiche, e che svolge un rilevante ruolo economico, più di quello delle molte industrie manifatturiere e di poco inferiore a quello dell’intero settore primario. Parliamo di 39,5 miliardi di euro (2,6% del Pil nel 2009). La sua importanza non si limita al volume d’affari generato ma si riflette anche nell’occupazione, nei tre settori dell’economia, racchiudendo sia attività tradizionali, sia innovative. Ma blue economy vuol dire anche demanio marittimo, portualità, navigazione, balneabilità, tutela delle acque marine protette, utilizzo delle risorse, erosione della fascia costiera, infrastrutture, servizi, accessibilità, capacità ricettiva. – Sulle occasioni presenti e gli scenari futuri di crescita sostenibile derivanti proprio dalla blue economy la Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino ha chiamato a confrontarsi rappresentanti istituzionali ed esperti, lunedì 19 agosto, alle ore 19, presso l’area dibattito nel villaggio nazionale del Buon Pescato presso il Porto Turistico di Cariati, evento nazionale promosso dal Ministero della Pesca.

Se parliamo di blue food – ricorda Lenin Montesanto, fiduciario della condotta Slow Food Sibaritide Pollino – l’Italia risulta fra i primi 10 Paesi al mondo per capacità di pesca in base all’entità della flotta e gioca un ruolo chiave nel Mediterraneo. Eppure il settore è quello che ha registrato i più evidenti cambiamenti negli ultimi anni, a seguito di un processo di industrializzazione che privilegia l’acquacoltura intensiva a scapito della pesca tradizionale. Se parliamo invece – aggiunge – di blue tourism dobbiamo prendere atto che l’Italia è lo Stato europeo con il maggior numero di spiagge e che uno dei problemi più gravi che affliggono le coste europee è quello dell’erosione, strettamente legato alle attività umane, a causa del quale ogni anno si perdono circa 15 kmq di spiagge, con danni economici soprattutto sul turismo. Occorre pertanto attuare – chiosa Montesanto – politiche mirate non solo ad allargare la stagione turistica ma anche a promuovere tecnologie e stili di vita a minor impatto ambientale conservando e valorizzando il patrimonio naturale e la biodiversità.

All’agorà Slow Food parteciperanno il Sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli, promotore da diversi mesi della campagna No Triv Tour nell’arco ionio meridionale, dalla Puglia alla Calabria, contro il progetto di trivellazioni portato avanti dalle multinazionali del petrolio (sarà possibile firmare anche a Cariati il 19 presso lo stand slow food); Enzo Barbieri, imprenditore del food, celebre ormai in tutt’Italia e assessore al turismo di Altomonte Città d’Arte; Mario Caruso, sindaco di Cirò, Città del Vino e di Lilio che ha fondato sullo sviluppo sostenibile, puntando sul binomio enogastronomia e cultura, la battaglia morale della sua comunità per l’affermazione della legalità; Giovanni Gagliardi, responsabile del portale Vinocalabrese.it che accompagna l’ormai consolidato boom dei vini regionali in Italia e nel mondo; Salvatore Martilotti illuminato presidente di Lega Pesca Calabria; Maria Francesca Ceo, neo assessore al turismo del Comune di Corigliano e anima della caratterizzazione enogastronomica di buona parte della programmazione estiva 2013 della Città del Castello Ducale; Ranieri Filippelli, attivissimo presidente di Coldiretti Rossano; Antonio D’Antonio, fiduciario Slow Food della Condotta di Crotone che, tra le altre cose, ha avviato da anni il rilancio, in chiave turistica, del tradizionale evento della transumanza in Sila; Stanislao Smurra, presidente della storica associazione europea Otto Torri sullo Jonio e Luigi Viola presidente dell’associazione dei produttori del Moscato passito di Saracena, presidio Slow Food. Parteciperanno al dibattito anche Fabrizio Dellapiana, responsabile nazionale Slow Food Italia, il presidente della commissione regionale ambiente Gianluca Gallo, l’assessore regionale al demanio marittimo Alfonso Dattolo, l’eurodeputato Mario Pirillo, membro della commissione pesca e ambiente del Parlamento Europeo ed il sottosegretario regionale alla protezione civile Giovanni Dima.