Cooperativa Agorà Kroton: “Lampedusa cimitero del Mediterraneo”
"Forse 300 morti, comunque la più grande tragedia di questo inizio secolo avvenuta nei nostri mari. La più grande tragedia conosciuta, aggiungiamo noi, in quanto il Mar Mediterraneo, mare di speranza, di sogni e di riscatto, in questi anni è diventato un grande ed immenso cimitero di imbarcazioni e corpi che non avranno mai un nome, un volto, una storia". E' quanto scrive in una nota la cooperativa sociale Agorà Kroton.
"La più grande tragedia - continua la nota - che forse segna un punto di svolta nell’assurdo dibattito che negli ultimi venti anni si è scatenato sul tema dell’accoglienza e che ha generato mostri come la legge Bossi – Fini che ora, finalmente sembra vedere la sua fine.
Chi parte per un viaggio simile è una persona che anela una vita migliore, la libertà, lo stare bene e di fronte a questi legittimi bisogni non ci sarà niente e nessuno che lo potrà fermare, come niente e nessuno ha fermato i nostri antenati nelle loro lunghe attraversate transoceaniche.
Una tragedia che ci impone, che urla una riflessione complessa che possa far emergere nuove e diverse strategia di accoglienza e, soprattutto percorsi sicuri per arrivare nella nostra Europa.
Per questo motivo volgiamo un appello al Comune di Crotone, alla Provincia e a tutti i comuni presenti sul territorio locale. Che da questa terra, che vive l’accoglienza in maniera importante, esca una proposta nuova, elaborata assieme agli attori del Terzo Settore che si occupano di politiche migratorie, su possibili modelli di accoglienza alternativi ed efficaci che possano garantire percorsi veloci ed efficaci ai loro bisogni permettendogli di potersi muovere liberamente nel territorio europeo.
Nel frattempo - conclude la nota - a noi rimane la convinzione che è meglio avere parchi con letti e cucine improvvisate che mari con corpi galleggianti".