Ex Omeca, Pcl: nazionalizzare sotto il controllo dei lavoratori
"I lavoratori dell’ex OMECA non devono perdere il posto di lavoro. Di fronte alla crisi si offre loro la speranza in nuove commesse internazionali o la prospettiva del passaggio ad una società estera con capitale coreano (con tutti i rischi di un’ulteriore caduta del livello dei loro diritti).
È positivo il fatto che i lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo si siano mossi unitariamente. I lavoratori però non devono riporre nessuna fiducia negli esponenti politici che, come sciacalli, vengono alle manifestazioni per fare passerella mentre nello stesso tempo continuano a sostenere attivamente i governi borghesi e le loro politiche di massacro sociale.
Al tempo stesso il Partito Comunista dei Lavoratori – si legge in una nota del PCL - è convinto che nessuna politica di concertazione sindacale potrà fermare la determinazione padronale.
È ovvio che tutti i posti di lavoro devono essere in ogni caso salvati ma ciò deve avvenire senza un’ulteriore diminuzione dei diritti dei lavoratori e senza nuovi sacrifici. I lavoratori devono sapere che tutti i rimedi che dovessero essere trovati saranno solo delle soluzioni tampone in attesa della prossima crisi.
La realtà è che il capitalismo ha fallito storicamente e cerca di trascinare con se nel baratro tutti i lavoratori e l’intera umanità. La lotta dei lavoratori dell’ex OMECA , soprattutto in un Meridione ridotto alla miseria, può diventare un elemento di chiarezza e di dimostrazione di forza e di unità del proletariato. Ciò può avvenire solo se un programma di trasformazione rivoluzionaria e socialista della società farà passi avanti. È questa la sola risposta realistica. Il PCL è l’unico partito che si batte per essa.
Occorre dunque:
• Nazionalizzare le imprese in crisi sotto il controllo dei lavoratori e senza indennizzo
• Dividere il tempo lavoro tra tutti con la diminuzione dell’orario a parità di paga
• Pianificare la produzione per dare risposte, non solo nel settore dei trasporti, alle esigenze della società.
Solo un governo dei lavoratori potrà dare risposte certe e sicure.
Ciò vale non solo per le ex OMECA ma anche per l’ex GDM e per tutti i lavoratori, le lavoratrici e giovani che devono costruire una grande vertenza generale che unifichi la loro immensa forza e spazzi via in Italia, in Europa e nel mondo il capitalismo e tutti i suoi lugubri lacchè."