Droga: spaccio nella “Catanzaro bene”, giovane resta in carcere
Resta in carcere il diciannovenne catanzarese Domenico Canino, coinvolto, assieme al coetaneo tunisino Farid Hamdi, in un'inchiesta della Squadra mobile del capoluogo calabrese per contestazioni che vanno dallo spaccio di sostanze stupefacenti alle estorsioni e tentato omicidio. Il tribunale del riesame di Catanzaro ha respinto il ricorso dell'avvocato Maria Aiello, difensore di Canino, che aveva chiesto l'annullamento o la revoca dell'ordinanza cautelare del giudice per le indagini preliminari di Catanzaro in base alla quale, a fine settembre, il giovane è stato condotto in carcere.
Confermato, dunque, l'impianto accusatorio costruito dal sostituto procuratore, Vincenzo Russo, sulla scorta degli elementi raccolti dagli uomini della Mobile catanzarese, in base al quale Canino avrebbe monopolizzato la piazza dello spaccio di marijuana e hashish ai giovani della "Catanzaro bene" a nord della città, nell'area dei giardini di S. Leonardo, nota zona di ritrovo di studenti e non solo. E lo avrebbe fatto nella maniera più brutale, assoggettando i propri acquirenti, grazie alla collaborazione di Hamdi, a un trattamento estremamente violento e minaccioso tanto nel caso di mancati o tardivi pagamenti, quanto nel caso che qualcuno fosse sospettato di aver creato o di poter creare problemi.
Un ragazzo sospettato da Canino di aver fatto una spiata alla Polizia che sequestrò della droga ai Giardini, in particolare, sarebbe stato aggredito e malmenato con una violenza tale da consentire agli inquirenti di contestare il tentato omicidio. (AGI)