‘Ndrangheta: gip convalida fermo latitante vibonese
Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha convalidato il fermo di indiziato di delitto nei confronti di Antonio Vacatello, 49 anni, il latitante di Vibo Marina arrestato mercoledi' scorso dai carabinieri. Il provvedimento di fermo era stato emesso il 22 ottobre dalla Dda di Catanzaro nell'ambito dell'operazione antimafia "Never Ending". Il giudice di Vibo si è però dichiarata funzionalmente incompetente, in quanto i reati contestati a Vacatello sono aggravati dalle modalità mafiose, ed ha perciò disposto la trasmissione degli atti al competente gip distrettuale di Catanzaro.
Vacatello, che si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del giudice, è accusato di tentata estorsione e rapina ai danni dell'imprenditore di Pizzo Calabro, Francesco Vinci, già testimone di giustizia nell'operazione anti-usura denominata "Ariete" scattata nell'aprile del 1997. In particolare, Vacatello, unitamente a Domenico Pardea, 46 anni, detto "U Ranisi", di Pizzo (anche lui arrestato) si sarebbe fatto consegnare dall'imprenditore una somma di denaro da girare poi ad Eugenio Gentiluomo, 59 anni di Gioia Tauro, altro arrestato, che pretendeva la restituzione del denaro anticipato ad una donna di Taranto per il disbrigo di alcune pratiche necessarie per l'imbarco dei marittimi sulle navi. (AGI)