Operazione Never Ending: condannati a 11 anni di carcere
Una condanna di 11 anni complessivi di carcere è stata emessa dalla Corte di Cassazione nei confronti di cinque dei sei imputati accusati di tentata estorsione ai danni dell'imprenditore e testimone di giustizia del Vibonese, Francesco Vinci.
La sentenza della Suprema Corte chiude la vicenda giudiziaria nata dall'operazione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro denominata "Never Ending". (LEGGI)
La condanna è stata emessa nei confronti di Domenico Pardea, 51 anni, di Vibo Valentia ma residente a Pizzo Calabro; Antonio Vacatello, 54 anni, di Vibo Marina; Rocco De Maio, 48 anni; Carlo Riso, 40 anni; Eugenio Gentiluomo, 64 anni, tutti di Gioia Tauro. Assolto solamente Massimo Patamia, 48 anni, di Gioia Tauro.
Gli imputati avrebbero avanzato delle richieste di denaro nei confronti dell'imprenditore che aveva ricevuto dei soldi per dei corsi di formazione per marittimi nella città di Taranto e che non si erano poi tenuti.
Gli imputati sulle somme versate avrebbero preteso gli "interessi" e così dalla somma iniziale di 6.200 euro avrebbero preteso la restituzione di 15mila euro.