Vertenza Peo, PdCi: tenere alta l’attenzione sulla vicenda
“Vi è in atto un tentativo, neanche troppo velato, di far cadere nel dimenticatoio la vertenza dei dipendenti comunali di Reggio Calabria riguardo la restituzione delle somme ricevute per il riconoscimento della P.E.O.. – Lo scrive in una nota il segretario cittadino del Pdci di Reggio Calabria, Ivan Tripodi - I protagonisti della manovra di insabbiamento sono proprio i diretti e inequivocabili responsabili della drammatica situazione che sta investendo i circa mille lavoratori del Comune di Reggio.
Infatti, è bene ricordare, fino alla noia, che, se i Commissari Straordinari hanno provveduto ad inviare e notificare, certamente in maniera troppo affrettata, la “famosa” lettera con la quale chiedono la restituzione delle somme della P.E.O., la causa incontrovertibile di tale atto è inequivocabilmente dovuta alla deliberazione assunta dall’amministrazione Arena e dal centrodestra di inserire nel bilancio comunale la somma in entrata di 22 milioni di euro proveniente, appunto, esclusivamente dalle tasche dei dipendenti comunali.
I Commissari - scrive ancora Tripodi - sono gli esecutori materiali di una decisione presa dalla giunta di centrodestra guidata dall’ex sindaco Arena; sono assolutamente ridicole e offensive dell’intelligenza dei reggini le prese di posizioni di chi, balbettando, sostiene che le amministrazioni del centrodestra non hanno responsabilità nella vicenda. Bisogna essere seri e non raccontare frottole! Pertanto, rammentiamo ai dipendenti comunali, i quali, in totale buonafede e in preda ad una giustificata disperazione, per risolvere il serio problema in questione si aggrappano dappertutto ascoltando chiunque, che è alquanto bizzarro pensare poter trovare risposte positive o soluzioni risolutive da parte dei propri acclarati carnefici.
Basta ricordare lo spumante stappato a Piazza Italia, soltanto poche settimane fa, per la sedicente soluzione, evidentemente soltanto a parole, della vertenza dei lavoratori della Multiservizi da parte di Scopelliti: purtroppo quello spumante si è dimostrato totalmente indigesto, poiché è stato un effimero botto che non ha risolto un bel nulla procrastinando un ulteriore dramma sociale.
In tal senso, siamo vicini e condividiamo l’esposto che circa 400 dipendenti comunali hanno sottoscritto e formalmente presentato alla Procura della Repubblica nel quale hanno denunciato un presunto falso in bilancio che si sarebbe commesso proprio relativamente ai 22 milioni di euro della P.E.O..
È necessario, quindi, - conclude Tripodi - tenere alta l’attenzione sulla vicenda e, come chiesto dagli stessi dipendenti comunali, spingere i Commissari affinchè si apra un concreto tavolo di trattativa finalizzato alla verifica delle P.E.O. poiché, a tutt’oggi, vi è il concreto rischio che le conseguenze della giunta Arena provochino una nuova pesantissima macelleria sociale.”