Peo Comune Reggio, Ferrara: se una colpa c’è di certo non è dei dipendenti
Un sospiro di sollievo per i lavoratori e una grande soddisfazione per il Movimento “Liberi di Ricominciare” che ha sempre sostenuto sin dal primo momento che “ai dipendenti comunali di Reggio Calabria non potevano essere negati i diritti acquisiti”.
Per l’occasione, nel dicembre 2013 il Presidente di “Liberi di Ricominciare” Paolo Ferrara, organizzò nel piazzale CEDIR una raccolta firma per la sottoscrizione di una DIFFIDA COLLETTIVA dei dipendenti Comunali di Reggio Calabria, contro la Commissione Straordinaria, invitandola a provvedere tempestivamente all’immediata sospensione dell’esecuzione del provvedimento provvisorio n. 794 del 20.05.2013 emesso dal Tribunale di Reggio.
Durante la petizione che venne effettuata col supporto dello slogan “Noi ci mettiamo la faccia”, dove l’intera classe politica del tempo fu chiamata in causa a sottoscrivere mediante un’apposita class-action, il pieno sostegno nei confronti dei dipendenti comunali che, nel maggior numero dei casi, si sono visti negare il proprio diritto regolarmente maturato.
La “diffida collettiva”, fortemente voluta da Liberi di Ricominciare a sostegno dei dipendenti comunali di Reggio Calabria, venne inviata ai Commissari, affinché provvedessero tempestivamente alla sospensione dell’esecuzione del provvedimento e alla revoca della comunicazione di “sospensione erogazione PEO”, recapitata ai singoli dipendenti.
Dell’increscioso fatto, fu chiamato in causa con una lettera a firma di Paolo Ferrara anche S.E l’Arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini, che grazie alla sua sensibilità affiancò subito Liberi di Ricominciare tentando un’autorevole intercessione con i Commissari.
Finalmente, la vertenza, sembra sia stata definitivamente chiusa a favore dei lavoratori.
La Commissione straordinaria che aveva dato mandato l’11 Aprile 2014, agli uffici competenti di verificare l’applicabilità delle ipotesi di condono introdotte con il Decreto Legge 16/2014. Visti gli esiti positivi della verifica di riconducibilità al predetto Decreto, è giunta alla determinazione che saranno adottate tutte le misure per la revoca degli atti sino a oggi assunti.
Paolo Ferrara: “Sin da subito abbiamo messo la faccia a tutela dei diritti negati. Il dipendente non ha nessuna responsabilità nel caso di specie, in quanto i criteri di riconoscimento sono stati stabiliti dall’ente.
Se una colpa c’è di certo non è dei dipendenti, ma di quei dirigenti che hanno autorizzato la progressione economica orizzontale. Anzi viste le gravi “anomalie” rilevate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, non si spiega il perché la Commissione Straordinaria non abbia applicato un’uguaglianza sostanziale, ma abbia agito a grande velocità per il solo recupero della PEO dei dipendenti non applicando, ad esempio, lo stesso trattamento d’“urgenza” per il recupero degli incentivi dei dirigenti? Sono convinto che tutti i dipendenti aspettano con ansia la risposta a questa domanda, ma come al solito i commissari sono sordi”.