Battaglina, sindaco Borgia: le tante amnesie della minoranza
“Leggendo sulla stampa le repliche - del comitato “No Battaglina”, prima e dei componenti dell’opposizione comunale, poi - in merito alla mie precisazioni (diffuse a mezzo stampa lo scorso 20 gennaio) su alcuni punti prima oscuri della vicenda Battaglina, – pur non volendo incorrere in futili quanto sterili e poco nobili polemiche– per rispetto della verità, sento il dovere di confutare e ribadire ancora una volta che, l’Amministrazione comunale di Borgia da me rappresentata, resasi conto del possibile uso distorto del sito – soprattutto in considerazione delle giuste remore della cittadinanza – ha avviato il necessario iter amministrativo per impedire che si realizzi qualcosa di pericoloso per le popolazioni locali, riaffermando la propria contrarietà a scempi ambientali di qualsivoglia natura e il proprio NO alla discarica Battaglina. - È quanto afferma in una nota Francesco Fusto, Sindaco di Borgia che aggiunge:
Il tutto, in linea con gli obiettivi e le politiche di tutela igienico-sanitarie e paesaggistico-ambientali, che la mia Giunta - come ampiamente noto a tutti e come tutti i cittadini di Borgia hanno avuto modo in più occasioni di constatare – ha attuato sin dal momento dell’insediamento. Tant’è che ad oggi, Borgia è uno dei pochi comuni in provincia di Catanzaro ed in tutta la Calabria, ad attuare la raccolta differenziata.
Non potendo però, come già spiegato,– a norma di legge - revocare direttamente la convenzione, pena l’esposizione a pesanti richieste risarcitorie da parte della ditta affidataria i cui dannosi effetti economici graverebbero sui cittadini di Borgia, si è deciso di puntare sulla richiesta di restituzione del terreno, per ottenere la quale è necessario acquisire anzitutto la revoca del provvedimento della Regione e/o del Comune di San Floro.
A tal fine, prima di promuovere eventuale azione risarcitoria a tutela della cittadinanza locale, si è stabilito di avviare ogni utile e necessaria azione amministrative per la decadenza della convenzione, ad iniziare dalla richiesta avanzata all’Ente Regione, con nota prot. N. 9328 del 5/12/2013, di cui si attende, tutt’oggi risposta.
A questo è servito e serve il c.d. “tempo richiesto” cui il Comitato fa riferimento nella nota diffusa lo scorso 24 gennaio. Ed è proprio in attesa di questa importante risposta, nonché in attesa delle determinazioni (e successive notifiche alla ditta Sirim), provenienti dal comune di San Floro (13-14 gennaio), che quest’Amministrazione ha rinviato all’ultimo giorno utile, l’indizione del proprio Consiglio. A conclusione di quest’ultimo, non è superfluo ricordare a quanti non ne fossero a conoscenza o lo avessero dimenticato, si è deciso di annullare la delibera dello scorso luglio e di procedere altrettanto correttamente, per il resto, come suindicato.
Per quanto concerne poi le repliche mosse dai componenti dell’opposizione, all’indomani delle mie precisazioni, è di tutta evidenza che esse dipendano – ancora una volta- dall’unica intenzione di strumentalizzare – ai soli fini propagandistici personali - una legittima preoccupazione in tema di salute ed ambiente delle popolazioni interessate, dimenticando – o omettendo volutamente – la circostanza che proprio uno di loro, nella sua qualità di sindaco pro-tempore dell’epoca, un mese dopo aver ricevuto in consegna, con l’obbligo di conservarne la destinazione colturale, dal Consorzio di Bonifica Alli-Copanello, l’area della Battaglina, con un proprio atto monocratico (Ordinanza Sindacale 49/96), ordinava di utilizzare la suddetta area come nuovo sito per la discarica dei R.S.U. del comune di Borgia.
Se per quel sito si parla, quindi, di discarica preesistente al 2007 (a prima della stipula della convenzione con la ditta Sirim), l’eventuale responsabilità non è certo da imputarsi all’Amministrazione da me rappresentata, ma all’oggi consigliere Esposito che, tutto d’un tratto, folgorato sulla via di Damasco, chiede che la stessa non venga realizzata.
Non di polmone verde della comunità, si trattava, quindi e purtroppo.
Già a partire dal 1996, infatti, proprio a causa di un atto monocratico dell’allora sindaco Tommaso Esposito, detta area fu adibita a discarica incontrollata, destinataria di rifiuti urbani di qualsiasi tipo e priva di qualsivoglia protezione sia delle falde acquifere a servizio di tutte le popolazioni locali, sia della vegetazione che doveva prevenire eventuali dissesti idrogeologici.
Un’altra distorsione o mistificazione -a proprio uso e consumo- della verità dei fatti, si verifica ancora allorquando i consiglieri d’opposizione, citano “male” alcuni passaggi della discussione sulla delibera del 29 luglio scorso, ora già annullata d’ufficio.
In quell’occasione il sottoscritto ha sostenuto, non che fosse del comune di Borgia la competenza di variazione di usi civici, bensì che allo stesso toccasse l’inoltro dell’istanza di variazione ai competenti Organi regionali. Certo che i fatti dicono altro. “Altro”, rispetto a quanto artatamente indicato da Esposito e “colleghi”.
Ancor prima che il comitato “no discarica” supportati dai consiglieri di minoranza, scrivessero alla Regione (10 gennaio), in data 7 gennaio c.a. con due note (prot.n.62 e 63), di cui l’ultima acquisita agli atti uffici regionali con prot. n.2602 del 8 gennaio u.s., l’Amministrazione da me rappresentata chiedeva delucidazioni in merito all’iter autorizzativo dell’opera, ricevendo risposta in data 17 c.m. e rimanendo invece, come anzidetto, ancora in attesa di risposta in merito a quanto precedentemente richiesto nel mese di dicembre.
Contemporaneamente, la Giunta comunale, con delibera n.5 del 7 gennaio, dava mandato ai propri legali di individuare i termini in base ai quali poter agire in via di autotutela sulla problematica in essere, vista anche la presenza di alcuni punti che, pur inficiando la convenzione, non la rendono nulla.
Alla luce di quanto suindicato, nel dichiararsi - ancora una volta- pronta a realizzare proficui incontri con i rappresentanti del comitato “No Battaglina” e con i membri della minoranza Consiliare, l’Amministrazione da me rappresentata conferma la disponibilità a recepire ogni utile idonea e attuabile proposta tesa al raggiungimento del comune obiettivo.”